Veretout trascinatore, Spinazzola straripante e Dzeko c’è

La Roma pareggia in casa con la Juventus, ma si morde le mani per l’occasione sciupata per i goal mangiati e per la superiorità numerica non sfruttata.

Queste le pagelle dei romanisti:

Mirante 6: si deve sporcare i guanti solo nel secondo tempo su conclusione centrale di Ronaldo. Senza colpe sul 2-2, ma la sua voce si sente ed infonde più sicurezza del mutismo di Pau Lopez.

Mancini 6: concentrato e determinato per tutto il match, bravo a tenere la difesa corta e a uscire in pressione alta su Morata

Ibanez 7: veloce, determinato e con un buon piede per impostare le uscite da dietro. Meno arruffone rispetto a quanto visto a Verona. Sbroglia situazioni intricate e giganteggia in area. Il ragazzo prosegue la crescita e promette davvero bene.

Kumbulla 6: non sfigura, ma nemmeno primeggia. Forse sente l’emozione dell’esordio all’Olimpico e qualche sbavatura la commette, ma tiene a bada il temibile Kulusevski.

Santon 6,5:  il cliente dalla sua parte è tal Cristiano Ronaldo. Con quella “presenza” non azzarda incursioni offensive e si tiene sulle sue. Sarà un caso, ma esce lui e la Roma prende gol da CR7 e dalla sua parte. (dal 68′ Bruno Peres 5: non incide in fase offensiva ed è in ritardo su Ronaldo in occasione del gol)

Veretout 7,5: il migliore in campo. Abbina tigna, corsa, un buonissimo piede e la dedizione alla causa ad una intelligenza tattica notevole. Trascinatore.

Pellegrini 6: meriterebbe anche qualcosa di più per come si è impegnato in un ruolo non proprio suo. Sta su tutte le linee di passaggio juventine, intercetta, lotta, e tenta anche di cucire con classe, ma l’ingenuità con cui concede il rigore a Ronaldo sporca una prova comunque dignitosa. (dal 71′ Diawara 6: ridà un po’ di verve all’iniziativa romanista nel finale)

Spinazzola 7: probabilmente sta vivendo il miglior momento della carriera. E’ semplicemente dominante sulla sua fascia con le sue incursioni offensive ed i ripiegamenti a supporto di Kumbulla.

Mkhitaryan 6: sprazzi di classe e buonissime giocate, oltre all’assist per Veretout. Paga forse una condizione non ottimale e un pizzico di poca lucidità in alcuni momenti. Cala nel finale e ritarda la pressione su Arthur che innesca Danilo sul cross che genera il 2-2.

Pedro 6,5: la tecnica è quella del campione che ha vinto davvero tutto e si vede. E’ sempre presente mentalmente anche nella fase difensiva. Impressiona anche la condizione atletica sfoggiata nonostante l’età non sia più verdissima.

Dzeko 6,5: non risente delle voci sul suo conto. Scende in campo da capitano e offre una prestazione in crescendo. Innesca la ripartenza del 2-1 e sciupa un paio di occasioni nella ripresa. Resta il “totem” delle scorse stagioni, dal quale non si può prescindere, nel bene e nel male.

Fonseca 6,5: gli ingredienti non sono gli stessi a disposizione del dirimpettaio, ma lo “chef” portoghese impiatta comunque una pietanza che poteva risultare indigesta a Pirlo. In parole povere “gliela incarta” tatticamente, ma non porta a casa i tre punti, per il poco cinismo dei suoi, e forse anche per non aver sfruttato ancora una volta tutti i cambi a disposizione. Inserire Kluivert e Carles Perez per provare a vincere nel finale, proprio no?