Roma-Samp 1-1. Pareggio amaro, Shomurodov non basta

Dopo la superlativa vittoria contro l’Atalanta a Bergamo, la Roma torna a giocare in casa per l’ultimo match prima della sosta natalizia. Mourinho ripropone l’ormai consolidato 3-5-2 anche contro la Samp guidata da D’Aversa. Dopo un primo tempo a reti bianche, la seconda metà di gioco vede una Roma decisamente a trazione anteriore. Shomurodov, però, non basta. Dopo la rete dell’uzbeko la Roma sorride per pochi minuti, poi Gabbiadini beffa Rui Patricio. Il match si chiude con l’amaro in bocca per Mourinho: il risultato è 1-1. Ci si rivede il giorno dell’Epifania per Milan-Roma.

Rui Patricio: 6. Il portoghese sporca poco i guantoni. Trema per il palo colpito da Candreva. Sul pallone infilato da Gabbiadini, poi, può fare ben poco.

Mancini: 5.5. La rabbia e la frustrazione gli fanno concedere qualcosa di troppo ai blucerchiati.

Smalling: 6. Esiste una Roma con e senza Smalling, questo è fuori discussione. Argina Caputo per tutta la partita, poi arriva Gabbiadini.

Ibanez: 5. Sbaglia qualcosa di troppo e, da un suo errore, nasce l’azione del pareggio dei doriani.

Karsdorp: 5.5. Scialbo nel primo tempo, come tutta la Roma, poco graffiante. Si accende solo nella seconda metà della ripresa. E non basta.

Veretout: 6. La linfa di Bergamo non si è esaurita e il francese è tra i più propositivi del primo tempo, poi cala e arriva il cambio. (Dal 67′ Shomurodov: 6.5. Firma il gol del vantaggio giallorosso, grazie alla capacità e alla tigna di sfruttare bene una serie di rimpalli. Ma la gioia dura poco. Ci riprova fino alla fine, ma non si va oltre il pareggio).

Cristante: 6. Aiuta la manovra, cerca di alzare il baricentro di una Roma spesso fiacca.

Mkhitaryan: 6+. Si rivedono gli strappi del treno: mette palloni ghiotti per i compagni che, però, non concretizzano. Prova anche la personale conclusione, ma non va. Lodevole anche il lavoro in copertura.

Vina: 5.5. Sulla fascia è a tu per tu con un Candreva a tratti ispirato. Alti e bassi per l’uruguaiano. (Dal 67′ El Shaarawy: 6. Bello rivedere il Faraone prima della sosta. Prova ad inserirsi nel ritmo concitato dell’ultima parte della ripresa ma la condizione non è ancora al top).

Zaniolo: 6. Potenza e frenesia di fare. Il cuore è più leggero dopo il gol all’Atalanta, rimane lo stesso problema: produce tanto, tantissimo, ma concretizza poco.

Abraham: 6. Il più ispirato davanti. Prova ad ignorare un problema fisico, ma è costretto a uscire subito dopo l’inizio della ripresa. (Dal 47′ Afena-Gyan: 5. Tanta attesa per il nuovo beniamino dei tifosi. Prova a riproporre le sue percussioni in velocità, poi si perde. Il ragazzo si farà).

Mourinho: 6. Dopo la vittoria a Bergamo di sabato ci si aspettava tutt’altra prestazione. Non basta la versione a trazione anteriore della Roma vista nel secondo tempo. Le feste gli porteranno consiglio, si spera.