Roma ok col Verona: brillano Miki, Borja e Mancini

I capitolini schiantano i gialloblu con un primo tempo praticamente perfetto dove in soli nove minuti vanno a segno con Mancini, Mkhitaryan e (l’ormai) solito timbro di Borja Mayoral. Nella ripresa un piccolo calo di tensione costa la rete di Colley, ma la Roma argina il rientro scaligero e si divora almeno altre tre reti.

Superba la prestazione del numero 23 romanista, che annulla Zaccagni e apre le marcature con una bella inzuccata su corner. Sugli scudi anche Ibanez che complice il forfeit di Smalling dopo soli dodici minuti, si sistema al centro della difesa dove domina.

Meno brillante Kumbulla che però dopo un inizio timido finisce in crescendo. Solite ottime prove di Spinazzola e Pellegrini. Bene anche Veretout e Borja Mayoral, al sesto centro in campionato.

Lopez 6: deve sbrigare l’ordinario e lo fa senza patemi. Abbastanza preciso con i rilanci di piede, e di nuovo “chiaccherone” nel richiamare la difesa. Cade su un bel colpo di testa ravvicinatissimo sul quale non può davvero far nulla.

Mancini 8: è lui il migliore in campo della serata. Ha il merito di sbloccare la gara con una bella inzuccata su corner, ma ancor di più annulla (più con la clava che con il fioretto) la rivelazione Zaccagni e/o chiunque altro graviti dalle sue parti.

Smalling sv: si deve arrendere presto ad un risentimento agli adduttori che verrà valutato nelle prossime ore. (12′ st Kumbulla 6: inizia un po’ timido ed arruffone, poi acquisisce sicurezza e controlla bene i suoi avversari)

Ibanez 7: è tornato dominante. Il centro della difesa, che guadagna dopo l’uscita di Smalling, sembra essere il suo trono.

Karsdorp 6,5: è bravo a leggere tatticamente i movimenti degli avversari e a prevenirne le scorribande in fascia. Spinge poco, ma offre garanzie in difesa. (41′ st Bruno Peres: sv).

Veretout 7: prestazione di nuovo sopra le righe, fatta di tanta corsa, strappi e verticalizzazioni eseguite con costanza. (41′ st Diawara sv).

Villar 6,5: la titolarità se l’è guadagnata con l’abilità nel palleggio e la capacità di inventare. Ma la cosa che stasera fa anche meglio è il tanto lavoro oscuro e prezioso a livello tattico, sapendosi sistemare al meglio sulle linee di passaggio e dando un prezioso contributo nello sterilizzare le iniziative del centrocampo veronese. Esce sopraffatto dalla stanchezza (26′ st Cristante 6: entra nel momento migliore del Verona e dà il contributo atteso nel riportare i gialloblù nell’alveo della sterilità).

Spinazzola 7: a tratti devastante sulla sua corsia. Ha ritrovato il passo migliore ed è sempre un pericolo quando prende velocità, ma deve assolutamente migliorare in fase di finalizzazione.

Pellegrini 7: fascia al braccio, si spende soprattutto in un lavoro tattico di copertura, che gli costa un giallo pesante e gli farà saltare la Juve. Quando può organizza lucido la fase offensiva e dal suo piede nascono prima il cross da corner per Mancini, poi la rete di Mayoral su gran destro al volo che Silvestri respinge male.

Mkhitaryan 7,5:  pur con pochissimi allenamenti nelle gambe riesce a dare il suo decisivo apporto. Da fuoriclasse la conclusione che regala il raddoppio. Altre buone giocate, si, ma anche tanto lavoro nel primo pressing e in copertura.

Borja Mayoral 7,5: un primo tempo praticamente perfetto; fa la sponda, viene incontro, segna di rapina, si propone, corre, pressa. Tanto lavoro che paga alla distanza finendo con la lingua di fuori. (41′ st Pérez s.v.).

Fonseca 7: sembra ormai chiaro che comanda lui. La squadra lo segue e si applica e lo si vede soprattutto quando di fronte hai un avversario temibile che fa dell’intensità la propria cifra agonistica, che schianta con un primo tempo tatticamente ineccepibile. Preparare così bene la partita, in una settimana in cui si è parlato solo del suo rapporto con Dzeko, è un valore aggiunto ed un merito indiscutibile.