Euro 7, accordo UE proroga i tempi sulle disposizioni nelle emissioni auto

La presidenza spagnola di turno sposta le scadenze sulle spalle dei Stati nazionali che dovranno adeguarsi ai nuovi standard sulle emissioni inquinanti

Nelle grandi città, si registra favorevolmente l’aumento delle auto elettriche, la cui introduzione e i termini quantitativi sono mediati dal passaggio dei mezzi con la sola trazione benzina o diesel, a quella ibrida. Il fenomeno è in crescita grazie anche all’allargamento dell’offerta di colonnine per la ricarica dei veicoli, sebbene le tariffe siano ancora scarsamente concorrenziali rispetto alla spesa media di un automobilista. Parallelamente, però, si assiste periodicamente alla chiusura del traffico, o alla limitazione di un raggio sempre più ampio di veicoli.

Ciò accade perché nonostante una flebile tendenza positiva, cresce il numero dei veicoli in circolazione, finendo per superare la tolleranza dell’aria che si respira. In generale, un nucleo familiare ha intestato più veicoli (fra due e quattro ruote) che in passato. In stragrande maggioranza, restano mezzi a motore tradizionali, riconvertiti dagli standard europei sulle emissioni di inquinanti, ma il riferimento riguarda pur sempre carburanti come la benzina e il diesel.

Euro 7, la Commissione rimanda l’applicazione sulle disposizioni nelle emissioni auto

Per le suddette ragioni, la Commissione Europea, oltre ad imporre i ritmi per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030, aggiorna quelli che costituiscono gli standard circa le emissioni che le case automobilistiche debbono rispettare in fase di progettazione. Dalle notizie che giungono dalle scrivanie del Parlamento di Strasburgo, non bastano i canoni dettati dal cosiddetto Euro 6 e ci si appresta ad irrigidire ulteriormente le norme sugli inquinanti di scarico con le nuove regole Euro 7.

Si sono aperti i negoziati con i governi nazionali, e questo è già un buon segno dal momento che vuol dire che esiste un’intesa di massima. Ma già si palesa un primo livello di difficoltà, emerso con l’attuale presidenza spagnola alla Unione Europea che ha tenuto a definire i termini di un primo compromesso: ancora troppe, singole posizioni radicali e intransigenti, come quella sui gas esausti. Alcuni Stati non vorrebbero superare l’Euro 6, dato che vi sono già gli impegni di decarbonizzazione da soddisfare entro il 2035.

Inoltre, le disposizioni dell’Euro 7 includono i limiti che concernono le emissioni di particolato prodotte dai sistemi frenanti e fissano parametri nel novero delle emissioni di microplastiche scaturite dai pneumatici. Si tratta di norme che devono dunque rispettare anche i proprietari di veicoli elettrici. La Commissione ha fatto sapere che il testo ancora “aperto” ha subito una riduzione degli intenti rispetto all’origine: come gli stringenti tetti sulle emissioni da applicare agli autocarri e agli autobus, a cui per il momento si è dovuto rinunciare.

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