Bollo auto, come la targa rivela se il veicolo è esente o no dal pagamento

Le casistiche che consentono di affrancarsi dal pagamento della tassa vengono individuate mediante il controllo della targa. Ecco come e chi sono gli esenti

Non si può circolare serenamente con la propria auto se non si abbia regolarizzato il pagamento del bollo auto; in altre parole, non si può guidare liberamente con il bollo auto scaduto, senza almeno incappare in pesanti sanzioni. In fondo, non si può eludere il pagamento con la convinzione di tenere il veicolo perennemente all’interno del proprio garage. Si sta parlando, infatti, di una tassa relativa al possesso del mezzo motorizzato, che piaccia o meno; a prescindere che lo si lasci consumare all’interno di un box.

All’interno di una famiglia media, il bollo auto rappresenta un importante costo entro il budget domestico dal momento che, spesso e volentieri, si abbia di proprietà più di un’auto, oppure un’auto e uno scooter (o una moto). Nonostante ciò, la normativa prevede varie casistiche che portano ad un’esenzione totale o parziale del versamento annuale dell’importo, variabile a seconda dei chilowattora, dalla cilindrata, dalle emissioni e l’età del veicolo stesso.

Bollo auto, in quali casi il veicolo non è soggetto al pagamento

Il bollo auto si paga una volta all’anno e la scadenza corrisponde al mese di immatricolazione del veicolo. Infine, oltre tale termine si può circolare col bollo ancora da pagare ma entro la proroga valida fino alla fine del mese successivo. Quali sono i veicoli che non sono soggetti completamente o soltanto in parte al bollo auto? Con gli ultimi aggiornamenti 2023, si possono distinguere cinque categorie: veicoli storici; veicoli elettrici; veicoli ibridi; veicoli per disabili; veicoli per uso speciale.

Sono da considerarsi veicoli storici quei veicoli che hanno più di 30 anni; che siano inoltre registrati quali veicoli storici e circolanti soltanto in occasione di eventi speciali. Non si paga il bollo per i primi cinque anni dalla data di immatricolazione, se il mezzo è alimentato esclusivamente ad energia elettrica; l’esenzione si riduce ai primi tre anni per quanto riguarda invece le auto ibride, con due o più fonti di energia in uso.

Sono liberi dall’onere anche i veicoli per disabili, inclusi quelli dotati di pedane, sollevatori, rampe; la richiesta e la relativa documentazione vanno presentate (ed è riconosciuta) soltanto per l’esenzione di un veicolo associato ad una sola persona con handicap. E ancora, fuori dal bollo si attestano i veicoli speciali, ossia mezzi antincendio, ambulanze, carri funebri e veicoli agricoli, in esclusivo utilizzo per il loro scopo. In caso di controlli, specie ad un posto di blocco, le forze dell’ordine risalgono all’idoneità della categoria di esenzione tramite il riscontro della targa, strumento utile al contrasto di abusi ed evasione fiscale.

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