Le voci di cessione si fanno più insistenti e il mercato è in agitazione. La famiglia prova a dipanare ogni dubbio sul destino del club (almeno per ora)
La saga (negativa) che narra le attuali vicissitudine della iridata società sportiva di Torino prosegue nei suoi toni dark. Sebbene questa volta – occorre precisarlo – non sono i fatti a raccontare il palese periodo di crisi che sta caratterizzando da mesi la condotta della Juventus e della società tutta; questa volta si tratta di indiscrezioni che necessitano ovviamente di ulteriori conferme, sperando di riceverle dai diretti interessati, anche in caso di smentite.
Ma il tema è delicato, le conseguenze (trattandosi di una società quotata in borsa) sul mercato azionario inevitabili, e pertanto anche le smentite, quando sono fumose e non troppo convincenti, permettono al titolone di un quotidiano di ricevere facile credito. Nonostante tutto, le voci raccolte dal quotidiano Il Giornale e riportate nei termini altisonanti tipici di questa redazione, parlano di un orizzonte non del tutto irrealistico.
Cessione quota caputale Juventus, Exor non risponde a Il Giornale
Innanzitutto, i fatti (almeno quelli raccontati dal quotidiano). Tutto sembra gravare sulle spalle della holding della famiglia Agnelli, Exor; in primis, gli scandali: l’eredità dell’Avvocato Gianni, le oscure trame sulle tele d’autore (tra cui De Chirico, Picasso, Monet, Bacon, Balthus, fino a Picasso) misteriosamente scomparse dalla trasmissione ereditaria; e poi la squadra del cuore, la squadra di famiglia: la Juventus. Con la presidenza al tramonto di Andrea Agnelli, emergono in tutta la loro drammatica evidenza i forti problemi di contabilità, acuiti dal tour de force giudiziario.
Non poteva mancare la netta trasformazione della Fiat, operata in vent’anni di gestione Elkann, e i misteri patrimoniali e mobiliari orditi all’interno delle due famiglie. Ma per rimanere all’attuale ritratto del club bianconero, senza dubbio hanno pesato le scelte manageriali degli ultimi anni e il riflesso sui risultati in campo della squadra, tanto che a campionato 2023/24 all’esordio, già si ventilano voci che la Exor stia per gettare la spugna, con la messa in vendita della società di calcio.
Si parla di “grandi manovre” di preparazione che anticipano l’effettiva cessione. Appena apparso l’articolo, una portavoce della holding ha smentito qualsiasi piano di vendita, tantomeno l’interesse di potenziali acquirenti. Di fatto, la fotografia finanziaria della Juventus non può che attivare la fantasia di molti sul futuro del glorioso dodici: emergono infatti 240 milioni di euro in perdite, e debiti in in borsa per oltre 800 milioni. A quanto pare i poco meno 600 milioni di ricavi, non sono sufficienti. All’interno di questi libri contabili, Exor (valore sotto gli 800 milioni) è proprietaria del capitale della Juventus per il 63,8%.