Caivano (Na), dopo gli abusi sessuali sparatoria nella notte sulle stesse strade

Questa volta ha il volto coperto e con armi da fuoco in mano il branco che ha sfrecciato per i viali del Parco Verde, già luogo delle violenze di agosto

Si potrebbe dire che quella che è avvenuta la notte scorsa è stata la risposta del territorio alla visita della politica, o più precisamente alla visita del premier Giorgia Meloni presso il territorio nel napoletano corrispondente al Rione Parco Verde. In realtà, ha avuto luogo la replica di una parte del territorio, della sua cittadinanza: la microcriminalità, più o meno organizzata, composta da baby-gang strutturate sempre meno improvvisate.

Il fenomeno delle baby-gang costituisce da qualche anno un’emergenza sociale, ma purtroppo anche una realtà in continua crescita ed espansione sul territorio nazionale. Va da sé che questa verde e propria bomba sociale attecchisce al meglio là dove il contesto urbano è sufficientemente degradato e marginalizzato, al punto che si sentono i riverberi provocati dall’assenza di un sano sviluppo sociale patrocinato dalla presenza delle istituzioni.

Caivano (Na), un gruppo con armi da fuoco in mano sfreccia nelle strade della violenza 

Certamente, la presenza dello Stato non è soltanto quella del Presidente del Consiglio che si reca nel difficile rione dopo gli abusi sessuali sulle due cuginette da parte del branco di minorenni (e con qualche maggiorenne), per andare in soccorso all’appello del prete coraggio don Maurizio Patriciello. Ed è proprio dal sacerdote che arriva  una nuova denuncia, questa volta diffusa su Facebook. Innanzitutto, il luogo dei nuovi fatti è il medesimo, venuto alla ribalta della cronaca con i fatti di stupro dello scorso 25 agosto.

L’episodio, come accennato ha coinvolto due cugine di 13 anni, oggetto di violenza sessuale all’interno di un capannone. Gli abusi sono stati commessi da un gruppo di sei persone e risalgono al mese di luglio, ma i fatti sono emersi soltanto dopo la denuncia dei familiari delle vittime ai Carabinieri, datata alla fine di agosto. Dopo lo sdegno pubblico, il governo ha risposto con un’operazione interforze che all’alba del 5 settembre ha portato a decine di perquisizioni e arresti, seguita, qualche giorno dopo, dal varo del decreto legge a contrasto delle baby-gang.

La scorsa notte, nelle stesse strade, è avvenuto un raid presumibilmente di ragazzi in sella ai motorini, col volto coperto e in mano armi pesanti. Sfrecciando all’impazzata, hanno sparato 19 colpi, secondo i testimoni che hanno udito cosa è successo in strada. I rilievi dei Carabinieri hanno rilevato che gli spari sono provenienti da due calibri differenti. Raid di questo tipo viene chiamato la “stesa“, nel gergo della zona. Non risultano al momento danneggiamenti o feriti, ma tutto ciò è avvenuto poco prima della mezzanotte, come riportato dalla denuncia fatta da don Maurizio su Facebook, mentre la moltitudine di persone oneste del Parco Verde era rintanata in casa, nella paura.

 

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