Settembre, novità per i bonus: quali aspettarsi e quali non vedremo più

Ci sono dei bonus che stanno per scomparire altri invece partiranno a breve, una breve panoramica della situazione di settembre.

 

Bonus in fase di conclusione e avvio

La stagione dei bonus e delle agevolazioni appare ancora ben lungi dall’essere conclusa. Anche l’attuale governo prevede la possibilità di concedere dei bonus alle fasce in condizioni di disagio per la crisi economica, vista la difficoltà evidente di intervenire con misure più strutturali e di ampio respiro.

Tuttavia questi ristori pur essendo spesso una tantum e non garantendo una soluzione stabile alle condizioni di difficoltà rappresentano un contributo per famiglie alle prese con i rincari dai generi alimentari alle bollette di gas ed energia elettrica. Quindi per quanto non risolutivi i bonus restano ancora molti attesi dalle famiglie, costrette a fare i conti della spesa fino all’ultimo euro.

Tra i bonus che più di altri sono in bilico e che rappresentano un’importante garanzia per le famiglie ci sono senza dubbio i bonus sociali, quelli cioè che si ricevono direttamente in bolletta e che garantiscono un notevole risparmio sulle spese energetiche.

Per avere il bonus sociale è necessario presentare una Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) e ottenere una certificazione Isee (Indicatore equivalente situazione economica) dall’Inps entro le soglie perviste per avere l’agevolazione. Il limite 2023 per il bonus sociale di gas ed energia elettrica è stato elevato fino a 15mila euro per i  nuclei familiari con disagio economico, e fino a 30mila euro per le famiglie  numerose (almeno 4 figli).

L’agevolazione interessa anche le persone e le famiglie alle prese con apparecchiature elettromedicali salvavita, a prescindere dall’Isee. Per questo bonus la scadenza è prevista per il 30 settembre e ancora dal governo non si hanno notizie certe su un suo eventuale rinnovo o un ritorno a una versione non rafforzata. Altra misura che ormai è finita è il reddito di cittadinanza per i cosiddetti occupabili tra i 18 e i 59 anni di età.

Per questa categoria è stato avviato il Supporto per la formazione e il lavoro un’indennità di partecipazione a corsi e iniziative di avvio al lavoro pari a 350 euro al mese per 12 mesi non rinnovabili. Si può richiedere tramite Siils (Sistema informativo per inclusione lavorativa e sociale) con un Isee familiare di 6mila euro.

Tra le agevolazioni attese invece vi è il bonus carburanti del quale si continua a parlare e che potrebbe avere un importo pari tra gli 80 e i 150 euro, per i redditi fino a 25mila euro all’anno e tramite una carta prepagata. Ma tutto dipende dalla disponibilità di risorse. Altra voce attesa è il rinnovo del bonus trasporti di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti per i mezzi di trasporto pubblico locale, dopo il successo del click day di inizio successo.

Altre misure in discussione

Altre misura in discussione il bonus affitti per affrontare l’emergenza abitativa sempre più grave nelle grandi città dove il mercato immobiliare a raggiunto livelli elevatissimi con difficoltà sempre maggiore per le fasce meno abbienti.

Purtroppo anche in questo caso il problema resta essenzialmente il recupero delle risorse necessarie a finanziarie i fondi da destinare poi ai Comuni ad alta densità abitativa.  Le richieste sono quindi diverse, vedremo gli sviluppi futuri.

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