Apre un nuovo Penny a Roma. Si contano già 22 in tutta la capitale. L’espansione continua indisturbata per le strade della città eterna.
Come lo Sheldon Cooper della serie tv era solito moltiplicare i “Penny!” ad ogni bussata che faceva alla sua amata vicina, interpretata dalla magistrale Kaley Cuoco, anche a Roma si moltiplicano i Penny, ma non quelli della storica serie. Sì, perché se su The Big Bang Theory il numero si fermava a tre, per la sanità mentale di Sheldon, a Roma il brand dei “discount sotto casa” cresce e sale a 22. Sono arrivati a 438 i negozi in tutta Italia, 22 solo a Roma con l’apertura del nuovo store.
In pieno 10 agosto, di San Lorenzo, è stato inaugurato un nuovo Penny in Viale Furio Camillo n.56A/C, proprio nel centro del quartiere Tuscolano. “il discount sotto casa per la spesa di tutti i giorni“, così si descrive, spiegando il city concept studiato da Penny per integrarsi nel tessuto metropolitano. Come in molti altri punti vendita, lo store cerca di ottimizzare il contatto fra la clientela e il prodotto, sistemando il discount in 250 mq, a due passi dalla fermata omonima “Furio Camillo”
Il discount sotto casa: arriva Penny a Furio Camillo
La nuova apertura prevede un organico di 7 collaboratori e un percorso stage incluso. Il brand Penny, come viene spiegato magistralmente sul loro sito, non è estraneo all’attenzione verso la sostenibilità ambientale, con all’interno del suo percorso “Viviamo sostenibili“, garantendo in tutti i suoi punti vendita la lotta allo spreco alimentare, rispetto per l’ambiente e responsabilità sociale con i partner di valore. Il gruppo, come spiega nel suo sito, ha una visione molto più territoriale e vicina ai prodotti del luogo, sostegno, quindi, del made in Italy, della stagionalità e del luogo di produzione.
Scelte che dimostrano un’attenzione non scontata, soprattutto per la sua forma così internazionale e globalizzata del gruppo di cui fa parte, il gruppo REWE. Penny è in italia dal 1994 e ha dimostrato in questi anni attenzione al mondo del lavoro e dell’ambiente. Il gruppo da cui deriva ha un percorso molto più antico, ma un origine molto territoriale. Nasce nell’unione di 17 cooperative con l’obiettivo di organizzare collettivamente l’acquisto di cibo. Oggi la presenza è internazionale, ma gli obiettivi sembrano non essere cambiati.
