Mummie alieni mostrate in Messico, cosa c’è di vero in questa storia: mondo sconvolto

Non si è ancora spenta l’eco del caos mediatico provocato dalle cosiddette mummie di alieni che un noto ufologo ha presentato al Parlamento del Messico.

Non siamo soli nell’universo

Questa è una idea che accompagna il genere umano da molto prima che iniziasse tutta la epopea prima su carta poi sul grande schermo e sul piccolo schermo legata all’esplorazione dello spazio. E del resto anche solo immaginando tutto ciò che si vede in una notte stellata alzando gli occhi è difficile non immaginare che in tutto quello spazio ci sia qualcun altro a parte noi. Ma chi è questo qualcun altro? In questo la cinematografia, soprattutto certa cinematografia, ci ha abituato ad immaginare che le creature che vengono da un altro mondo assomigliano un po’ a quello strambo esserino marrone che cercava di tornare a casa. Un’altra tradizione cinematografica invece vuole gli alieni delle creature sempre agguerrite, cattive e alla ricerca di materiale da consumare. Per questo motivo hanno molto fatto parlare di loro quelle che l’ufologo messicano Jaime Mussan ha presentato al Parlamento del del suo Paese chiamandole mummie aliene. Quello che è stato mostrato al Parlamento sono due teche in legno, che ricordano in realtà due piccole bare, con all’interno, adagiati su un grosso cuscino, due oggetti che l’ufologo ha dichiarato essere proprio i resti di due creature aliene trovate nel deserto del Messico diversi decenni fa ma che risalirebbero a oltre 1000 anni indietro rispetto ad oggi, secondo una datazione al carbonio di cui però mancano quelle che in gergo legale si chiamano pezze di appoggio.

Un enigma di cui nessuno vuole prendersi il merito

Secondo Jaime Mussan c’è l’assoluta certezza che si tratta di forme di vita senzienti provenienti da un luogo ovviamente non identificato né identificabile, esterno al nostro sistema solare, e ci sarebbe addirittura uno studio del DNA a riprova della lontananza genetica di queste creature., dotate come altri resti alieni poi smentiti, di tre dita soltanto. Ma, a parte le reazioni scherzose di chi per esempio ha tirato fuori il famoso programma per bambini Art Attack in un meme tra i più riusciti, il problema vero e proprio è che già in passato Jaime Mussan si è fatto portatore di teorie e idee che sono poi state sconfessate in toto. Per questo motivo la comunità scientifica si è in realtà allontanata e in un certo senso dissociata dalle sue roboanti affermazioni. Anche perché sempre lo stesso Jaime Mussan qualche anno fa aveva provato a spacciare il cadavere di un bambino per un altro alieno.

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