Infermiera uccisa a Montemario, lui voleva convivere per forza. Adil più volte espulso dall’Italia

La convivenza voluta fortemente da Adil, la passeggiata verso il bancomat, poi l’omicidio: nuove informazioni sull’infermiera uccisa a Montemario.

La Polizia al lavoro (YouTube/Servizio RAI) – Romatube.it

In Commissariato, il marocchino Adil Harrati, 45 anni, accusato dell’omicidio della sua ex compagnia, l’infermiera Rossella Nappini, è rimasto in silenzio. Dopo l’arresto, avvenuto a Torrevecchia, dove l’uomo convive con dei connazionali, le Forze dell’Ordine hanno cercato di ricostruire la sanguinosa vicenda. Adil, già finito in galera per precedenti rapine, era già stato espulso varie volte dall’Italia.

Eppure, nonostante le espulsioni, il clandestino è ancora qui, dove lavora come muratore. Ora deve comparire di fronte al gip per l’udienza di convalida. Accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, l’uomo, prima di uccidere la compagna, si era presentato dalla madre di Rosella, armato dello stesso coltello che avrebbe utilizzato poche ore più tardi per commettere il delitto.

Omicidio dell’infermiera di Montemario: gli agenti ricostruiscono l’uccisione da parte del clandestino

Secondo le ricostruzione, il marocchino avrebbe frequentato l’infermiera tra la primavera e l’estate, restando comunque in contatto con la donna. A suo carico, c’erano diversi provvedimenti di espulsione, per precedenti legati a rapide nei supermercati, mai eseguiti. Il movente resta ancora un punto interrogativo, l’uomo è deciso a rimanere in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

La vittima Rossella Nappini (YouTube/Servizio RAI) – Romatube.it

Tuttavia, si pensa che il delitto sia scaturito a seguito di una lite tra la coppia, perché Adil voleva trasferirsi definitivamente a casa di Rossella. La donna, però, si era opposta alla convivenza forzata. Nel frattempo, gli investigatori hanno visionato le telecamere di sicurezza, poste non lontano dall’abitazione della vittima. Le immagini mostrano la coppia effettuare un prelievo al bancomat.

Questione sentimentale o economica: le piste seguite dalla Polizia

La palazzina dove è stato commesso il crimine (YouTube/Servizio RAI) – Romatube.it

Il telefonino dell’uomo è stato sequestrato, sarà sottoposto a perizie tecniche per ricostruire i contatti con la vittima. Il femminicidio, l’ennesimo di questo 2023, potrebbe però non essere legato all’ambito sentimentale, visto che la storia tra i due era già finita da tempo. Tra le ipotesi degli investigatori, invece, sorge quella della questione economica.

Il marocchino, infatti, andava spesso a far visita alla mamma di Rossella, Teresa, forse per chiedere soldi. Gli zii di Rossella, Lisa e Bruno, raccontano che l’infermiera si era confidata più volte con loro, ammettendo di soffrire la relazione con lo straniero. Insomma, la povera donna non viveva una situazione tranquilla, e sulle spalle sentiva una certa pressione.

Altra pista che gli inquirenti stanno seguendo è quella dei soldi. La vittima forse era nervosa perché era costretta a dare soldi al suo ex compagno. Quello che bisogna ancora chiarire, tra l’altro, è che Harrati, in Italia da 10 anni, sarebbe già dovuto essere espulso dal nostro Paese. Era irregolare sul nostro territorio, e ciò testimonia una falla nella giustizia e nel processo di espulsione degli irregolari.

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