Coppia trovata morta in casa: si indaga per omicidio-suicidio

Stamane a Calvizzano, in provincia di Napoli, una coppia di anziani è stata trovata morta in casa: l’ipotesi al momento è quella di omicidio-suicidio.

 

Coppia di coniugi trovata morta in casa: ipotesi omicidio-suicidio

Avrebbe sparato alla moglie, poi ha deciso di farla finita. Alla base del gesto, probabilmente le loro condizioni di salute, entrambi erano gravemente malati. Questa la tragedia che ha sconvolto la comunità di Calvizzano, in provincia di Napoli.

Ad impugnare l’arma, un pensionato di 78 anni che viveva con la moglie 75enne in un appartamento di via Sandro Pertini. Qui sono stati rinvenuti i cadaveri dai vigili del fuoco e dai carabinieri, intervenuti dopo la segnalazione di uno dei figli della coppia che non riusciva a contattare i genitori.

Calvizzano, spara alla moglie e si toglie la vita: coppia trovata morta in casa

Hanno sfondato la porta ed hanno trovato i cadaveri di due coniugi. Questo quanto scoperto nella mattinata di oggi, mercoledì 20 settembre, dai vigili del fuoco all’interno di un’abitazione di via Sandro Pertini a Calvizzano, comune della provincia di Napoli. Le vittime sono Luigi Abbate, di 78 anni, e la moglie Rosaria Di Marino, di tre anni più giovane.

Tutto è partito quando uno dei figli della coppia, non riuscendo a contattare i genitori, ha chiamato il numero unico per le emergenze. Presso l’appartamento sono arrivati una squadra dei vigili del fuoco ed i carabinieri della locale stazione. Quando hanno forzato la porta d’ingresso, i timori iniziali si sono rivelati fondati: i due coniugi sono stati trovati ormai privi di vita.

Dai primi riscontri, su entrambi i cadaveri, riportano alcune testate locali e la redazione di Fanpage, sono stati rinvenuti segni evidenti di colpi d’arma da fuoco. Secondo i carabinieri, l’ipotesi più accreditata è quella dell’omicidio-suicidio. Il 78enne avrebbe impugnato un’arma regolarmente detenuta ed ucciso la moglie, poi ha rivolto l’arma contro sé stesso e si è tolto la vita.

Da appurare ancora il movente, ma pare che a spingere l’uomo sia stata la disperazione: il 78enne e la moglie erano entrambi gravemente malati, lui era affetto da un cancro ai polmoni, lei da demenza senile.

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