Brutale rapina nel quartiere Quartaccio: tre gli arresti

Succede a Quartaccio, armi alla mano, è stato rapinato un proprietario di un Minimarket. Tre gli arrestati e un ferito. Il grande aiuto del proprietario che li ha riconosciuti. 

Arrestati i tre aggressori che lo scorso giugno hanno rapinato un minimarket
Arrestato (Canva) – Romatube.it

Succede a Roma, nel quartiere periferico del Quartaccio, una borgata che nasce negli anni ’80 e che vive una difficile storia di periferia del Municipio XIV. Un commerciante è stato rapinato da tre uomini armati per l’incasso della giornata del Minimarket. Sono stati arrestati e portati in carcere con l’accusa di tentato omicidio, rapina e porto abusivo d’armi. Ma come sono andate e, a sua volta, degenerate le cose?

La vittima, in una giornata che sembrava dover essere come le altre, ha chiuso la propria attività e si è diretto verso casa. Quando si è fermato ad uno stop, una macchina lo ha affiancato e due uomini con il volto coperto sono entrati nella sua vettura e hanno iniziato a minacciarlo armati di coltello e pistola, chiedendogli l’incasso della giornata. La vittima, non intimorita dalle armi, si è rifiutato e ha provato a difendersi. Così sono partiti dei colpi ed è stato accoltellato.

Rapina al Quartaccio: ecco cosa è accaduto

Dopo l’accaduto l’uomo è stato ricoverato in ospedale e sono intervenute le forze dell’ordine di Primavalle che hanno iniziato le loro indagini. Tutto questo accadeva, però, non in questo mese, ma nel mese di giugno. Infatti, in questi mesi, la vittima si è ripresa e ha dato una svolta alle indagini, facendo arrivare la polizia ai responsabili del gesto.

Proprietario di un'attività vittima di rapina: ecco l'accaduto
Auto di notte (Canva) – Romatube.it

La vittima, uscita dall’ospedale, migliorato lo stato di salute e i danni provocati dall’aggressione, ricostruendo l’identikit è riuscito a riconoscere i tre aggressori. Parliamo di un 31enne, un 46enne e un 53enne che hanno organizzato il tutto, uno come autista e due gli aggressori armati, riconosciuti dalla vittima perché clienti abituali della sua attività.

Impostazioni privacy