Brandizzo, parla la moglie di un operaio: cosi ho scoperto la sua morte da Facebook

Il dramma di Brandizzo raccontato dalla moglie di uno degli operai morti sulle rotaie nella notte del 30 agosto. Una tragedia che ha acceso l’attenzione di tutto il paese in piena estate.

La tragedia di Brandizzo nella notte del 30 agosto ci ha colpiti come un tornado su un albero. Continuiamo a non capire che lavorare è alla base della nostra democrazia e la salvaguardia della vita dei lavoratori, di ogni settore, è primaria. Perché uno stato vero difende i propri cittadini, ma anche perché è ulteriormente ingiusto morire sul lavoro. Nei primi sette mesi di questo anno sono già 559 le vittime sul lavoro in tutta Italia. Tutto questo è inaccettabile e non deve passare in secondo piano.

Un’ingiustizia che non colpisce solo le vittime di queste tragedie, ma anche e soprattutto le famiglie delle vittime. Oggi raccontiamo la storia della moglie di Giuseppe Sorvillo, uno dei 5 operai deceduti sul posto di lavoro travolti da un treno. “Ho scoperto che mio marito era morto leggendo il suo nome su Facebook. Ho letto i nomi delle vittime sui social e ho visto quello di Giuseppe. i sono sentita abbandonata dallo Stato.”

Brandizzo solidale: il sostegno alla famiglia dell’operaio

Così racconta Daniela Tommasiello, la moglie di Giuseppe Sorvillo. Suo marito aveva appena ricevuto il rinnovo del contratto, 24 ore prima dell’incidente. Una famiglia che progettava di comprare casa e costruire un futuro. Un futuro che è stato stroncato dalle fredde rotaie della linea. Tutto per una misera paga che cercava di gonfiarsi per i 2,60€ l’ora in più per unire il pranzo con la cena. Tutto sempre più ingiusto.

Oggi Daniela si ritrova sola con due figli a carico, vittime di uno dei traumi più innaturali che esistano, con un lavoro part time al supermercato e una serie di spese da affrontare. Per questo la città di Brandizzo ha deciso di aiutarla. “ma adesso ho un impegno da portare avanti: sostenere con ogni mezzo Daniela e i suoi due bimbi. Hanno necessità urgenti e giornaliere, come qualsiasi famiglia e Giuseppe non c’è più. […], si è aperta una raccolta fondi, che grazie all’impegno dell’associazione Una Finestra su Brandizzo, sta andando avanti e si stanno raccogliendo risorse per questa nostra famiglia che dobbiamo aiutare” così ha esordito Paolo Bodoni, il sindaco di Brandizzo.

Non mancano gli sciacalli però, che, letta la notizia della raccolta fonti, hanno iniziato a spacciarsi per esponenti comunali o dell’associazione sopra citata. Il sindaco mette in allerta la cittadinanza per non cadere vittime di sciacalli che, ad ora, si stanno approfittando della situazione.

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