Addio a queste tre banconote: novità sorprendenti, cosa sta succedendo

Da quando l’Euro è stato ufficialmente introdotto come moneta unica dell’Unione Europea, sono molti i cambiamenti che si sono susseguiti nel corso degli anni: ecco le ultime novità su queste tre banconote.

Euro, banconote e contanti: le novità della Bce

La Bce, ovvero la Banca Centrale Europea, è il solo istituto che ha competenza legale sulla moneta dell’Unione Europea, ossia l’euro. Se le Bcn, ovvero le Banche Centrali Nazionali degli Stati membri, si occupano materialmente dell’emissione o del ritiro delle banconote, dunque delle operazioni di cassa, la Bce ha invece il potere di decisione legale sull’euro per tutto ciò che riguarda il cambio, la circolarità o il ritiro dal mercato monetario. Per questo motivo dal 2002, anno in cui l’Euro ha fatto la sua entrata ufficiale come moneta unica europea, la salute economica dell’Unione Europea e dei suoi Paesi membri ha influito sulle scelte della Banca centrale Europea apportando sempre nuovi cambiamenti.

Nel corso di questi ventuno anni, le crisi economiche affrontate dall‘UE non sono state di certo un gioco. Ma la vera e propria sfida si è presentata quando la pandemia Covid-19 ha fatto capolino agli inizi del 2020, portando ad una situazione economica davvero critica. Gli strascichi sono ben noti tuttora, soprattutto alla luce dello scoppio del conflitto tra la Russia e l’Ucraina che ha inasprito ancora di più le difficoltà economica. La conseguente inflazione e la perdita di valore della moneta ne sono un esempio concreto. Ciò ha così richiesto un intervento immediato da parte della Bce che, prima dello scoppio dell’epidemia Coronavirus, stava già cominciando ad introdurre le prime novità sulle banconote. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Quali banconote scompariranno: tutti i motivi

Nel 2019 la Banca Centrale Europea ha ufficialmente deciso di interrompere la stampa delle banconote da 500 euro. Ciò è principalmente legato alla lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio di denaro. Questi grandi tagli di banconota dal tipico colore viola erano indicati come i più utilizzati all’interno delle attività criminali e per i traffici illeciti, dato che facilitavano gli spostamenti di grosse somme di denaro. Sebbene non siano più in produzione, è possibile vedere ancora in giro qualche biglietto da 500 euro. Il suo valore legale è infatti ancora valido ed è sempre possibile cambiare questo taglio senza alcun limite di tempo, ma ormai la sua produzione è annullata da anni. Dunque, tra poco, si potrà dire addio anche a quelle poche banconote che ancora circolano.

Nel corso degli anni, infatti, è stato registrato come le banconote da 500 euro calassero sempre di più. Se nel 2008 rappresentavano il 35 % del valore complessivo delle banconote, nel 2017 la percentuale era diminuita al 22 %. Dati che, dopo la fine produzione, andranno ancora più a picco nei prossimi anni. Se il problema dell’evasione e degli affari illeciti è stato ciò che ha spinto la Bce a fare questa drastica scelta sulle banconote da 500 euro, è anche vero che negli ultimi anni sono state molte le banconote che hanno subito un restyling. La nuova versione delle banconote da 5 e 10 euro, infatti, sono state lanciate sul mercato monetario nel 2014, anche se hanno circolato accanto a quelle della prima serie. Il più recente cambio di look lo hanno subito invece le banconote da 100 e 200 euro, andando così a completare la nuova serie di banconote “Europa“.

C’è da dire, però, che soprattutto dallo scorso anno la Banca Centrale Europea, in concomitanza con tutte le norme dei singoli Stati membri, sta spingendo molto verso il pagamento elettronico piuttosto che indirizzare il mercato vero i contanti. In questo senso il taglio delle banconote dal valore più basso come 5, 10 o 20 euro sono anche quelle che hanno un più alto valore di acquisto. Mentre le banconote da 100 e 200 euro, per quanto le prime siano state indicate in occasione della presentazione della nuova serie come il terzo taglio più utilizzato, al contrario potrebbero avere nel corso del tempo un più basso valore d’acquisto con il loro scarso utilizzo.

Se il bitcoin e la criptovaluta sono state più volte definite come monete il cui interesse non è centrale per la Banca Europea, invece il tracciamento dei pagamenti attraverso i metodi digitali è sempre più oggetto di riguardo e di proposte. Pertanto, se i pagamenti elettronici andranno ad aumentare di anno in anno, le banconote da 100 e 200 euro potrebbero essere le prossime a scomparire dalla circolazione.

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