Zero to Hero: Ibanez ha conquistato tutti

Le sue origini

Roger Ibañez da Silva nasce il 23 novembre del 1998 a Canela, in Brasile. E’ alto 186cm, piede destro naturale, difensore centrale ma all’occorrenza anche terzino sinistro e mediano, ha il doppio passaporto brasiliano-uruguayano. In patria era considerato uno dei migliori difensori del campionato. Ibanez è stato acquistato dall’Atalanta nella sessione di mercato invernale dall’ex direttore sportivo Petrachi, con la formula del prestito di 18 mesi con obbligo di riscatto fissato a 8 milioni +2 di bonus e 10% sulla futura rivendita qualora venga ceduto entro il 30 giugno 2024, superando così la concorrenza del Bologna di Walter Sabatini. Il suo ingaggio fu accolto con qualche polemica. Nell’Atalanta ha avuto pochissimo spazio giocando qualche minuto nel match contro il Genoa terminato 2-1 per i bergamaschi nella stagione 2018/2019. Infine è stato impiegato per 19’ minuti durante lo storico match di Champions League di Donetsk nella stagione 2019/2020. Molto spesso è stato bacchettato in allenamento per avere troppo il pallone e fare dribbling davanti la difesa. Da quando è a Roma, però, è diventato un altro giocatore.

Il suo inizio con la Roma

All’inizio faticò ad ambientarsi e il lockdown gli complicò ovviamente le cose ma dalla ripresa, quindi a giugno, ha saltato solo una partita per scelta tecnica (col Milan). Oggi è titolare nella difesa a 3 con Smalling e Mancini. Quest’anno è stato protagonista di tante partite come ad esempio: Juventus (tenendo d’occhio Cristiano Ronaldo),Udinese, Milan (dove ha marcato a uomo Zlatan Ibrahimovic) e l’ultima con il Cluj dove ha siglato un gol, il primo della sua carriera con tanto di dedica alla sua primogenita Antonella. Quest’anno è il giocatore più in forma della rosa e lo dimostrano anche i numeri. Il brasiliano è primo in classifica nei recupero palloni in Serie A a quota (79) seguito da Acerbi (73) e da De Maio (68). In Brasile, intanto, hanno ricominciato a parlare di lui. Lo scorso anno le partite del campionato di Serie A non sono state trasmesse, quest’anno sì e il fatto che sia diventato titolare nella Roma non ha fatto altro che mettere in luce le sue prestazioni. Nell’under 23 ha fatto coppia con un altro giocatore molto conosciuto nel nostro campionato: Lyanco del Torino.  Il suo sogno però è approdare direttamente nella Seleçao. 

L’amore per la città eterna

Il giocatore ama l’Italia e in particolare Roma. Ibanez è romanista e romano dentro. Quando ancora era in Brasile si tatuò un lupo («amo il fatto che viva in branco», ha detto in un’intervista a Roma tv). L’idolo del brasiliano si chiama Paulo Roberto Falcao, il suo piatto preferito è la carbonara e il Colosseo è il posto che ama di più. Viste le sue preferenze più che un brasiliano sembra essere un testaccino di una certa età che ha trascorso la maggior parte del tempo emozionante della sua vita in Curva Sud. Roger Ibanez, ha imparato ad apprezzare le bellezze della città e non vuole andare via dalla Capitale. Intanto, i tifosi e Fonseca si stanno già innamorando di lui. I primi lo stanno dimostrando con tanti messaggi sui social di incoraggiamento e ringraziamento; il secondo dandogli fiducia in ogni match. Si tratta di un giocatore di enorme talento e la società ci punta molto soprattutto per il futuro. Attenzione però a paragonarlo ai mostri sacri del passato come ad esempio: Zago e Aldair.