Zaniolo dichiara amore

Nicolò Zaniolo ha ribadito il suo amore per i colori giallorossi e per la città di Roma nell’intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste sono le dichiarazioni del talento romanista:

L’amore per la Roma

A Roma sto benissimo, sono in una grande squadra, in una società importante. Sto benissimo, sono amato dai tifosi e io amo loro, la società mi sostiene e non penso a cambiare aria. Non ci sarebbe motivo”.

Il passaggio in giallorosso

“L’Inter penso abbia sempre bisogno di giocatori già pronti, già formati e io magari in quel momento non lo ero. Sono state scelte loro, li ringrazio perché poi, cedendomi alla Roma, mi hanno fatto arrivare in una città splendida come questa e in una società solida. Giocare qui è bellissimo, per i tifosi, per la città. Sono felicissimo di essere in giallorosso”.

Il debutto

Il vero esordio è essere arrivato alla Roma. Il giorno in cui sono entrato a Trigoria è stato meraviglioso, perché vedere tutti questi campioni per me, che giocavo in Primavera l’anno prima, è stata un’emozione incredibile. Poi è arrivato il gran giorno, mai me lo sarei aspettato: l’esordio al Bernabeu in Champions”.

“Di Francesco alle 11 di mattina fece la riunione, mi fermò e mi disse: ‘Sei pronto stasera per giocare?’ E io ho detto: ‘Sì’. Però era un sì incosciente. Dopo averlo detto ho cominciato a tremare. Sono salito in camera e fino alle 19.45, orario di partenza del pullman, non ho dormito per niente, non mi sono riposato. Ero teso, non ho neanche chiamato i miei, ero pietrificato”.

“Giocare con il Real Madrid al Bernabeu come esordio tra i professionisti era una bella responsabilità. Ma devo ringraziare i miei compagni che mi hanno fatto subito sentire a mio agio. Quando sono entrato in campo per me esisteva solo il Bernabeu, la partita. Non pensavo e non sentivo nulla all’esterno, fuori dal rettangolo di gioco. Alla fine è andata bene”.

Il recupero dall’infortunio

“Non ho fretta, sto lavorando bene. Ogni giorno vengo a Trigoria, dopo l’ultima visita a Innsbruck ora si aumenterà il carico e quando la gamba destra e la sinistra avranno la stessa forza e la mia testa sarà pronta, con calma rientrerò. Ho una carriera davanti, non bisogna forzare, farsi prendere dalla voglia di giocare 2-3 partite. È in ballo la carriera, il futuro. Torno in campo in primavera? Più o meno aprile. Al massimo. In tempo per gli Europei”.

Un giocatore della Roma che ha avuto un grave infortunio e poi è andato al Mondiale e lo ha vinto è Francesco Totti

Francesco è una leggenda, solo a vederlo ti vengono i brividi per quello che ha fatto, per ciò che ha dato. Totti a Roma, ma anche in Italia e nel mondo, è un campione assoluto. Anche come persona è speciale. Dopo gli infortuni mi è stato vicino. Mi ha detto di stare tranquillo perché tutti aspettano il mio ritorno. Però mi ha suggerito di farlo con calma, perché nessuno mi corre dietro”.

La Roma è da scudetto?

“Siamo partiti benissimo, la squadra c’è, siamo forti, non ci manca niente. Ora, partita dopo partita, guardiamo come andrà. Il percorso del campionato è lungo, ci possono essere degli episodi, non si sa mai. Però noi ce la metteremo tutta, per fare il massimo“.

Mister Fonseca

Fonseca è deciso, molto bravo, preparato, sta facendo bene. Ed è una persona molto leale, ti dice le cose in faccia. Che siano positive o negative e questo l’apprezzo molto. Lui e il suo staff sono molto capaci e ogni partita è preparata bene. Penso sia un grande allenatore“.

La partita che porta nel cuore

Roma-Porto, la mia prima doppietta in Champions. Emozione indescrivibile: segnare con lo stadio pieno che urla il tuo nome… Non ho dormito per due o tre giorni, ero sempre euforico, non mi rendevo conto di quello che avevo fatto”.