La Roma non riesce ad abbattere il muro eretto da un Benevento attento ed orgoglioso, per più di mezz’ora in dieci. Lento il fraseggio, poche le occasioni vere create dagli uomini di Fonseca.
Spinazzola, il migliore, spinge con continuità e veemenza anche partendo da centrale, ma non basta. Sono mancate le giocate dei singoli, tanto in attacco quanto in cabina di regia con un Villar oggi sotto tono.
Discreto l’esordio di Fazio, buoni gli ultimi minuti di El Shaarawy che si procura un rigore vanificato dall’off-side segnalato dal VAR.
Lopez 6: inanella il terzo “clean-sheet” consecutivo sbrogliando serenamente le pochissime minacce portate dai campani.
Mancini 6,5: al centro della difesa, gestisce sapientemente la zona e dà supporto ai primi minuti di incertezza di Fazio.
Fazio 6: parte maluccio e finisce in crescendo. Decisivo un paio di volte davanti a Paul Lopez nel liberare l’area. (72′ Jesus 6: sempre bravo a farsi trovare pronto all’uso. Benissimo in un paio di recuperi uno contro uno nel finale).
Spinazzola 7: inizia da terzo centrale di difesa e non lesina le sovrapposizioni e l’appoggio offensivo. Poi con la superiorità numerica torna a fare il quinto e a martellare con continuità anche se non sempre con precisione nella rifinitura.
Karsdorp 5,5: bene nel controllare la fascia di competenza in fase difensiva. Deludente in quella offensiva dove non affonda e sbaglia un paio di rifiniture semplici. (72′ Pedro 5,5: si impegna, corre, e cerca di pungere, ma spesso è confusionario ed impreciso).
Villar 5: passaggio a vuoto per il gioiellino spagnolo. Stranamente lento nel pensiero e nell’esecuzione, non osa mai la giocata verticale e rischia di brutto nei primi minuti con un retropassaggio alla cieca.
Veretout 5,5: il dinamismo che lo contraddistingue stasera non trovava sfogo. Poco propositivo negli inserimenti, anche lui rallenta lo sviluppo del gioco. (58′ Dzeko 6: qualche minuto per prendersi le misure con Mayoral, poi più dello spagnolo entra nel vivo e fa salire la pericolosità offensiva della Roma).
Peres 5: inizia da quinto di sinistra e di lui si ricorda solo una giocata, nei primi minuti, con un sombrero ed un cross invitante. Troppo lento nel “cambio piede” per il cross, per nulla incisivo negli affondi.
Pellegrini 6,5: tra i i migliori in quanto a velocità di pensiero ed esecuzione, sua, poi, l’unica conclusione in porta nel primo tempo. Bene anche nella ripresa quando mette in porta Mkhitaryan e ha un paio di guizzi finali che avrebbero meritato più fortuna: prima Caldirola gli nega il gol sulla linea, poi smarca di tacco El Shaarawy per il rigore, ma partiva da off-side.
Mkhitaryan 5,5: poco incisivo in senso assoluto. Anche per la bravura dei campani che lo raddoppiano sistematicamente. Poche le occasioni per sfoderare il suo talento, ma non le sfrutta a dovere. Un pochino meglio nella ripresa dove ha il “merito” di procurare l’espulsione di Glik (82′ El Shaarawy 6: entra bene in partita con i suoi guizzi e arriva anche a procurarsi un rigore solare che il VAR annulla per precedente fuorigioco).
Mayoral 5,5: accerchiato da difensori e centrocampisti avversari non riesce a dare impulsi decisivi ad una gara comunque generosa, ma povera di “invenzioni”.
Fonseca 6: la signorilità con la quale riconosce i meriti dell’avversario, bravo a chiudersi ermeticamente, non è una novità. E nemmeno si aggrappa alle pesanti assenze difensive che stravolgono la squadra per giustificare lo 0-0. Chiede giustamente ai suoi più velocità di esecuzione e più coraggio nelle verticalizzazioni, ma avrebbe forse dovuto provare a cambiare tatticamente qualcosa anche prima dell’espulsione di Glik. Iniziare la ripresa a 4? Inserire prima El Shaarawy? Villar poteva esser cambiato vista la serata-no?