La Roma agguanta il terzo posto in classifica battendo il Torino per 3-1. I giallorossi sfruttano la superiorità data dalla sacrosanta espulsione di Singo dopo un qarto d’ora e indirizzano il match nella prima frazione con la splendida rete di Mkhitaryan e il rigore di Veretout.
Chiude il conto un’altra perla di Pellegrini prima della rete del solito Belotti, con la Roma che colpevolmente aveva abbassato la tensione.
Brillano ancora la stellina Villar ed il solito dirompente Spinazzola. Non bene Pedro e Calafiori subentrati nella ripresa e le incerte prestazioni di Pau Lopez, Ibanez e Bruno Peres.
Pau Lopez 5,5: non deve faticare granché, ma pesa sulla valutazione (in compartecipazione con Ibanez e Smalling) il suo errore sulla rete di Belotti.
Mancini 6: raggiunge la sufficienza solo per le attenuanti generiche date da una condizione atletica ancora precaria. Non sicuro come invece aveva dimostrato ampiamente in passato. (1′ st Kumbulla 6,5 assai più in condizione di Mancini, attento e determinato, bene così).
Smalling 6: un solo errore grave nella indecisione che favorisce poi la rete di Belotti, per il resto anche lui sta rifinendo la condizione e non sbaglia praticamente un intervento.
Ibanez 5,5: un po’ troppo irruento e svagato, è il primo a sbagliare in occasione del goal subito appoggiando (male) una pallaccia a centrocampo. Probabilmente la neo paternità lo ha un pochino scombussolato.
Bruno Peres 5,5: spinge con circospezione e non è irreprensibile in copertura, ma più di tutto si divora un goal facile facile. (1′ st Karsdorp 6: sicuramente meglio del brasiliano, soprattutto in fase difensiva. Si propone anche in avanti ma cala anche lui con tutta la squadra quando sul 3-0 stacca la spina).
Veretout 6,5: non la sua migliore prestazione, ma garantisce comunque sostanza e anche un po’ di qualità. Solito cecchino dal dischetto.
Villar 7,5: incanta. Semplicemente incanta per il tocco, le intuizioni, le geometrie. Esce lui e si spenge la Roma. (15′ st Pedro 5: impiega buoni dieci minuti prima di toccare la prima palla. Svagato anche lui, non aggiunge nulla per ravvivare la situazione).
Spinazzola 7: un alieno che devasta chiunque si trovi sul suo cammino. Sfiora un gol favoloso nel primo tempo. Tra i più forti nel ruolo a livello europeo (26′ st Calafiori 5: come per Pedro un brutto ingresso in campo. Sembrava eccessivamente teso e nervoso. Sbaglia troppo, anche in avanti e si guadagna un giallo “gratuito”).
Mkhitaryan 7,5: il migliore in campo; dirompente come un pezzo dei System of a Down (gruppo rock di origine armena). Classe, potenza, velocità, fantasia. Segna ancora un gol bellissimo ed è sempre un pericolo per la difesa granata.
Pellegrini 7: prestazione in generale meno brillante rispetto alla precedente, ma comunque cuce bene il gioco e si affiata bene con Villar. Condisce il tutto con una perla all’incrocio dei pali di sinistro che gli vale mezzo voto in più.
Dzeko 6,5: anche lui alla ricerca della migliore condizione, offre comunque una discreta prestazione e ha il grande merito di guadagnarsi il solare rigore che indirizza la partita (14′ st Mayoral 6: conferma di esserci mentalmente e anche tecnicamente quando offre l’assist a Pellegrini per il 3-0. Sbaglia però malamente la quarta marcatura romanista esitando troppo).
Fonseca 7: il match era delicato per la posta in gioco e il tipo di avversario, sceso per “sporcare” la partita. La Roma ottiene i tre punti e si issa al terzo posto con una prestazione dal doppio volto sul quale dovrà riflette, comunque, in vista dell’impegno di domenica a Bergamo. Ma se viene incensato Conte per l’immeritata vittoria contro il Napoli, non si può criticare Fonseca per quella comunque nitida contro il Torino.