Roma show: Mkhitaryan incanta, Borja concreto, Villar illumina

Ancora una spumeggiante Roma che si disfa del Parma con un netto 3-0 maturato tutto nel primo tempo. I giallorossi schiantano gli emiliani grazie al gol di Borja Mayoral, sempre più integrato nel gioco, e alla doppietta di un superlativo Mkhitaryan. Sugli scudi anche Villar, metronomo del gioco di Fonseca. Bene anche Karsdorp che conferma la crescita.

Mirante s.v.: il Parma non si vede mai dalle sue parti e grazie al distanziamento garantito dall’assenza di giocatori nei suoi pressi, può assistere alla partita senza mascherina.

Mancini 7: gioca nonostante accusi nel riscaldamento un risentimento muscolare. Lo fa con attenzione sugli anticipi e sulla gestione del palleggio in uscita.

Cristante 7: chiamato in emergenza a ricoprire il ruolo di centrale difensivo. Nasce per far altro nel calcio, ma lui è giocatore di rara intelligenza tattica e si adatta benissimo alla situazione. Pulito nei rilanci, attento nelle chiusure.

Ibanez 7: il cliente di oggi è scomodo; lo scattista Gervinho impensierisce chiunque. Non Roger, che mette guinzaglio e museruola all’ivoriano e quando può si spinge anche in attacco. Si arrende ad inizio ripresa per un risentimento muscolare. (8′ st Jesus 6,5: conferma di esser tornato a pieno titolo nelle rotazioni della rosa. Anche se parte da ultima scelta, quando è chiamato si fa sempre trovare pronto).

Karsdorp 7: se la condizione fisica cresce e gli infortuni lo lasciano in pace, dimostra di essere un terzino affidabile. Bravo nelle coperture, ancor di più negli affondi. Confeziona un assist al bacio per il 3-0 di Mkhitaryan.

Veretout 6.5: essenziale e intelligente, sa dove essere sempre ed è imprescindibile per il centrocampo romanista. Sciupa un paio di ghiotte occasioni.

Villar 7,5: il ragazzino offre la miglior prestazione in giallorosso; disarmante per la facilità con cui dirige il gioco, con personalità e tecnica. Si fa apprezzare anche in interdizione, specie quando scippa del pallone Gervinho che si stava per involare (35′ st Diawara s.v al rientro dopo il lungo stop per il Covid, da ricordare un paio di sventagliate di 40 metri a servire gli esterni).

Spinazzola 7: ormai la costanza di rendimento ad alti livelli è prassi. Dirompente sulla fascia, è sempre prezioso nella rifinitura. Favoloso l’assist per l’1-0 di Borja Mayoral (34′ st Peres s.v. in campo solo per dare riposo a Spinazzola quando la gara non aveva più nulla da dire).

Pedro 6,5: non incanta come altre volte per le giocate (che pure dispensa in quantità ridotta), garantisce però un notevole apporto “mentale” a tutta la squadra: tignoso al limite dell’insopportabile per gli avversari. Sbaglia qualche scelta ed una facile conclusione sotto porta (35′ st Pellegrini s.v come Peres in campo solo per far rifiatare il compagno. Solo una conclusione sbilenca da ricordare).

Mkhitaryan 9: i primi dieci minuti facevano pensare ad una giornata-no. Poi sale in cattedra, illumina mondo, fa felici grandi e bambini segnando una gran doppietta e sciorinando giocate superlative al limite dell’erotico spinto. Se il suo rendimento è quello recente, è candidabile al Pallone d’Oro.

Borja Mayoral 8: se questo è il vero Borja la Roma ha preso più di un semplice “vice Dzeko”. Il suo gol è un pezzo d’autore; taglio perfetto e sinistro diagonale preciso. Non contento sforna assist ai compagni (Veretout spreca) è preciso e prezioso nelle sponde e nel dare “aria” al gioco. (20′ st Perez 6: entra con buona determinazione, cerca la via del gol in un paio di occasioni ma non è fortunato. Tende comunque sempre voler strafare un po’ troppo).

Fonseca 8: La Roma sembra aver sul serio alzato l’asticella delle proprie ambizioni. E questo lo ha fatto grazie ad un gioco estremamente divertente e redditizio, la cui qualità e quantità non varia al variare dagli interpreti. L’architetto di questa bellezza è Paulo Fonseca, che va per la sua strada con la stessa serietà e serenità di sempre, infischiandosene di critiche (a tassametro) speciose  inutili, immotivate.