Roma-Sassuolo: pareggio a reti bianche con polemiche

Finisce così 0-0. La Roma conquista solo un punto in un match ricco di emozioni e polemiche. Fonseca e De Zerbi, durante la settimana, hanno avuto a che fare con molti infortuni. Veretout, Mancini e Smalling da una parte, Caputo, Chiriches, Defrel e Consigli dall’altra. Il tecnico portoghese schiera i suoi con il classico 3-4-2-1: Mirante; Ibanez, Cristante, Kumbulla; Karsdorp, Pellegrini, Villar, Spinazzola; Pedro, Mkhitaryan; Dzeko. De Zerbi invece risponde con il 4-2-3-1: Pegolo; Ayhan, Marlon, Ferrari, Rogerio; Obiang, Locatelli; Berardi, Lopez, Boga; Djuricic. Nel primo tempo le due squadre sembrano studiarsi molto con il Sassuolo che fa gioco con il suo possesso palla e la Roma che attende per poi sfruttare le ripartenze. Il conto delle occasioni sembra essere in equilibrio: Mkhitaryan, Dzeko e Pedro ci provano con dei tiri che impensieriscono poco Pegolo  mentre gli ospiti ci provano con un tiro da fuori di Locatelli e con Djuricic, bloccato in uscita da Mirante. A peggiorare la situazione dei giallorossi ci pensa Pedro al 40’ per un doppio giallo prima ai danni di Berardi e poi con una trattenuta che impedisce a Maxime Lopez di ripartire in contropiede. Subito dopo i capitolini passano in vantaggio con Mkhitaryan abile a raccogliere una palla a centro area. Maresca convalida la rete ma il Var lo richiama segnalandogli un fallo di Dzeko su Locatelli poco prima che l’armeno si avventasse sul pallone. Niente gol. Maresca espelle anche Fonseca nel finale di primo tempo per proteste. L’ultima espulsione del tecnico portoghese risale al 6 ottobre di un anno fa quando, sempre allo Stadio Olimpico, si affrontavano Roma e Cagliari. L’arbitro di quel match era Massa. Nella ripresa De Zerbi prova a vincere la gara cercando di inserire giocatori offensivi come Raspadori ma è la Roma a creare le occasioni migliori: la più clamorosa è il palo colpito dal difensore Ferrari su un cross di Spinazzola. Il Var è decisivo anche nel secondo tempo visto che annulla una splendida rete per fuorigioco ad Haraslin. Anche Mkhitaryan spreca qualche occasione in particolare quando, su un’azione personale, calcia di poco a lato sfiorando il vantaggio. Poco dopo, Pellegrini viene colpito duro da Obiang e deve lasciare il campo a Diawara. Anche in questa occasione i giallorossi chiedono l’espulsione del giocatore della squadra emiliana che entra duro senza mai cercare il pallone. Al minuto 83′ arriva l’episodio che può decidere il match. I giallorossi chiedono un calcio di rigore per un tocco di mano del difensore del Sassuolo Ayhan in area. L’arbitro Maresca lascia proseguire e il Var Guida non richiama l’arbitro all’on field review. Il regolamento parla chiaro. I calci di rigore per falli di mano sono punibili quando sono il risultato di un movimento volontario o innaturale o aumenti il volume del corpo. Il match termina così 0-0 con molta rabbia da parte dei giallorossi per un pareggio immeritato. In un giornata andata storta però ci sono anche dei segnali positivi. Il primo è sicuramente l’acquisizione di un’ identità di gioco. Il secondo è il coraggio. I giallorossi, nonostante l’inferiorità numerica, non hanno mai smesso di giocare, creando anzi molte più occasioni rispetto al Sassuolo. La conferma arriva nei dati del secondo tempo dove si registra un miglioramento del possesso palla (da 40% a 47%) e maggiore precisione dei passaggi (da 80% a 85%). I giallorossi, con il pareggio, sono al sesto posto distanti solo due punti dalla zona Champions e il campionato è ancora tutto da giocare.

Uno sguardo alle statistiche

La gara di ieri ha dato degli ottimi spunti dal punto di vista delle statistiche. La Roma conquista il suo dodicesimo risultato utile consecutivo in casa. L’ultima sconfitta risale allo scorso luglio, 0-2 con l’Udinese. I giallorossi hanno mantenuto la porta inviolata in tre partite casalinghe di fila in Serie A per la prima volta da maggio 2019. Il Sassuolo, reduce da 4 vittorie esterne di fila, conferma la scarsa vena contro i giallorossi all’Olimpico dove non ha mai vinto in 8 incroci: 5 pareggi e 3 sconfitte. Inoltre, per il secondo match consecutivo la squadra emiliana non è riuscita a segnare, cosa mai accaduta da inizio stagione. Continua, quindi, la striscia di partite con pochi gol senza il suo bomber: Francesco Caputo. Per quanto riguarda il match, la squadra emiliana conferma la sua abilità nel possesso palla con il 53% contro il 47% della Roma che ha preferito giocare di ripartenze specialmente quando è stato espulso Pedro. Superiore è anche la precisione dei passaggi della squadra emiliana con 539 effettuati contro i 392 dei giallorossi. Diversa la situazione per quanto riguarda i tiri: 14 di cui 5 nello specchio per giallorossi contro i 7 degli emiliani di cui 2 in porta. Anche sui calci d’angolo i giallorossi hanno dominato calciandone 12 contro i 5 degli emiliani.