La Serie A è sempre più americana
La Serie A diventa sempre più made in Usa. Gli Stati Uniti piantano la loro quarta bandierina nella Serie A e lo fanno a Parma, dove è sbarcato Kyle Krause. Dopo Roma (Pallotta prima e Friedkin poi), Fiorentina (Commisso), Milan del fondo Elliot, gli americani sbarcano in Emilia, dove già in precedenza è arrivato il canadese Saputo al comando del Bologna. Da adesso, si aggiunge il Parma, il quinto club di Serie A in mani americane. La Roma e i ducali si sono rese protagoniste, quest’estate, per aver cambiato proprietà. La società giallorossa è stata acquistata da Friedkin il 6 agosto 2020. La firma è arrivata dopo una lunghissima trattativa, quando in Italia erano circa le due di notte. Si è conclusa l’era di James Pallotta dopo 8 anni. Friedkin ha versato 591 milioni, di cui circa 500 andranno al presidente giallorosso ed ai suoi soci e il resto sarà utilizzato subito per la gestione corrente del club. Il Parma, invece, è stato acquistato dalla Krause Group di Kyle Krause. La firma arriva il 18 settembre 2020. Il club è stato acquistato per 65 milioni di euro per il 70% delle quote del club, mentre il restante 30% resterà nelle mani degli imprenditori parmigiani che, dal 2015 a oggi, hanno gestito i ducali e li hanno portati dai Dilettanti alla Serie A.
Derby americano tra presidenti: Friedkin vs Krause
Il match di domenica tra Roma e Parma rappresenta l’ennesimo derby americano. Entrambi i presidenti sono degli Stati Uniti ma le loro squadre hanno obiettivi diversi ma ben chiari. Friedkin punta a far crescere la sua squadra portandola tra le prime 4 in campionato per avere l’accesso alla prossima Champions League, allestire una squadra per competere anche a livello internazionale (senza smantellarla come era stato fatto nella precedente gestione), puntare su un mix di giovani ed esperti e infine contribuire alla costruzione di un nuovo stadio di proprietà. Lo stile dei Friedkin è molto diverso da quello della gestione precedente, basta pensare alla sua forte volontà di uscire presto dalla Borsa, mossa rimasta solo un’idea per l’imprenditore di Boston, e al desiderio di seguire sempre da vicino la squadra, a Trigoria e non solo. Ben diversi gli obiettivi di Krause per il suo Parma come riferito in un’intervista a Dazn: “Prima cosa è fare business e farlo bene, con attenzione. Facciamo calcio da 25 anni con il Kraus Group. Abbiamo già condiviso alcune idee per la squadra. Puntiamo a mantenere la serie A e poi magari a una crescita. Quindi adesso bisogna preparare il terreno per i successi del futuro”. Per entrambi i presidenti ci sono obiettivi a lungo termine per portare in alto le loro rispettive squadre.