La Roma raggiunge il suo primo obiettivo
Friedkin è stato chiaro fino da subito: ridurre i costi e mantenere il valore della squadra della passata stagione. Sono 19 i milioni spesi in questa sessione per un monte ingaggi stimato di 14 milioni. Ben 19 le cessioni da parte della Roma, la più remunerativa quella di Schick con 26,5 milioni di euro incassati dal Leverkusen. Nel totale stati incassati 45,5 milioni che hanno generato plusvalenze per 14,5 milioni, cedendo giocatori per 24,6 milioni di euro netti di ingaggio (quindi ulteriore risparmio visto la società paga il lordo).
CESSIONI
Sul fronte cessioni la rosa della Roma è stata alleggerita di dieci ingaggi tra cui ci sono: Kolarov, Perotti e Florenzi che ammontavano quasi a 10 milioni. La stessa cifra è stata risparmiata grazie agli addii di Schick, Gonalons, Kluivert, Defrel e Cetin. L’addio in extremis di Olsen all’Everton ha registrato un risparmio di circa 2 milioni di euro. Per non parlare, invece, del piazzamento di diversi giovani (qualcuno in prestito): Bianda, Riccardi, Antonucci, Fuzato, Coric e Cetin guadagnavano in totale circa 4 milioni. In totale la Roma ha risparmiato circa 24-25 milioni di euro. Male, invece, sul fronte delle plusvalenze: la Roma ha realizzato appena 13 milioni di plusvalenze, a fronte di oltre 100 necessari per riequilibrare le perdite precedenti.
ACQUISTI
Smalling e Mkhitaryan sono di fatto due conferme, ma essendo stati acquistati definitivamente solo in questo mercato vanno considerati a bilancio come due nuovi acquisti. Insieme guadagneranno circa 7 milioni netti. Ingaggio importante anche per Pedro, arrivato a parametro zero, che guadagna 3 milioni più bonus. Kumbulla e Mayoral ne prenderanno 2 a testa. In totale fanno 14-15 milioni.