Roma-Genoa: la sfida tra presente e passato

Dopo la vittoria ottenuta sul campo del Franchi ai danni della Fiorentina per 2-1, la Roma si prepara per il prossimo match contro il Genoa. Fischio di inizio alle ore 12.30 allo Stadio Olimpico. I giallorossi occupano il quinto posto della classifica a quota 47 punti con 50 gol fatti e 38 subiti, mentre il Genoa si trova al tredicesimo posto della graduatoria a quota 27 con 27 gol all’attivo e 37 al passivo. La sfida contro i grifoni rappresenta per i giallorossi una svolta importante in ottica Champions League per la prossima stagione mentre per i rossoblù sarà fondamentale per ottenere altri punti in chiave salvezza. Ma non solo. Il lunch-match di domenica sarà anche la sfida degli ex che hanno vestito prima la maglia della Roma e poi quella del Genoa. Ognuno di questi calciatori ha lasciato dei ricordi nella capitale.

Kevin Strootman: la “lavatrice”

Il centrocampista olandese, nato a Ridderkerk il 13 febbraio 1990, approda nella capitale nell’estate del 2013 per mano dell’allora direttore Walter Sabatini acquistandolo dal PSV. La prima stagione in giallorosso, sotto la guida tecnica di Rudi Garcia, lo vede in campo in 25 partite di campionato con 5 gol al suo attivo, ma la sua carriera viene frenata da un grave infortunio avvenuto nel corso del match Napoli-Roma del marzo 2014. Il centrocampista olandese subisce una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che lo blocca per tantissimo tempo fino alla fine del 2014/15 (6 presenze) per poi ripresentarsi nella stagione 2015/16 con cui gioca solo 5 gare di campionato sotto la guida del tecnico Luciano Spalletti. Nella stagione 2016/17 rialza la testa riprendendosi le chiavi del centrocampo realizzando 33 presenze e 4 gol. L’anno successivo si conferma ancora una volta un giocatore fondamentale stavolta per il nuovo allenatore Di Francesco, che lo schiera regolarmente nel suo 4-3-3 dove riesce a realizzare 44 presenze e 1 solo gol. Ancora oggi sono tanti i rimpianti di Kevin Strootman con la maglia giallorossa tra cui quello di non essere riuscito a vincere nulla con i colori giallorossi. Non solo lui ma anche i tifosi e soprattutto Walter Sabatini che ha dichiarato: “Senza infortuni sarebbe stato uno dei centrocampisti più forti del mondo e quell’anno con Garcia in panchina con lui in campo magari avremmo potuto vincere lo scudetto. Oggi Kevin Strootman milita nel Genoa e domenica sarà proprio l’avversario dei giallorossi. Dopo circa 3 anni ritornerà nel “suo” stadio, quell’Olimpico che gli ha regalato tante gioie ed emozioni tra cui una semifinale di Champions League.

The DESTROyer

Un altro giocatore che ha lasciato dei bei ricordi a Roma è sicuramente l’attaccante Mattia Destro. Il calciatore ascolano è stato acquistato sempre da Walter Sabatini nell’estate 2012 dal Siena, squadra con cui ha collezionato 30 presenze e 12 gol. Con la maglia giallorossa alterna periodi di inattività, con i problemi fisici che lo costringono spesso a stare fermo ai box con ottime prestazioni. La stagione più importante che disputa con la maglia della Roma è quella 2013/2014 sotta la guida del tecnico francese Rudi Garcia. Grazie al suo sistema di gioco e alla sua carica emotiva, l’attaccante ascolano dopo un brutto infortunio si riprende la Roma e realizza 13 gol in 20 gare. Uno score migliore rispetto all’anno precedente in giallorosso (26 presenze e 11 gol). La stagione successiva, però, sarà quella più disastrosa. L’attaccante realizza 19 presenze e solo 5 gol e cosi la Roma nella sessione invernale di calciomercato decide di cederlo. A farsi avanti è il Milan di Berlusconi e Galliani volenterosi di regalare un bomber all’allora tecnico Filippo Inzaghi. L’attaccante oggi ha voglia di riscatto facendo ricredere chi lo ha criticato nell’ultimo periodo a Roma. Qualora l’allenatore dei liguri, Davide Ballardini, decidesse di schierare in campo sia Strootman che Destro non farebbe altro che emozionare tutti i tifosi giallorossi per quella stagione (2013/2014) chiusa con 85 punti (all’epoca record per un secondo posto) dietro la Juventus campione di Italia con 102 punti.

Il predestinato: Gianluca Scamacca

Roma-Genoa sarà importante anche per lui: Gianluca Scamacca. Il giocatore nasce a Roma il 1 gennaio 1999. La prima squadra a puntare su di lui è stata la Lazio quando aveva solo 10 anni. Nonostante ciò il suo cuore, è sempre stato giallorosso. La sua occasione arriva a 13 anni quando la Roma, grazie a Bruno Conti, coordinatore del vivaio, e Roberto Muzzi, allora allenatore dei Giovanissimi regionali riescono ad aggiudicarsi il talentuoso attaccante. Giusto per citare alcuni numeri. Nel giugno 2014 riesce a vincere un campionato con i giovanissimi nazionali siglando 34 gol in 30 partite stagionali. Statistiche di un vero e proprio predestinato. Procede tutto alla perfezione fino a gennaio 2015 quando compie 16 anni. Il suo procuratore riesce a trovare l’accordo con il PSV Eindhoven facendolo diventare il primo italiano a vestire quella maglia. Scamacca commenterà così il suo trasferimento: “Credo sia un passaggio normalissimo del mio percorso. L’ho fatto per migliorare, in Italia si punta troppo poco sui giovani“.  A riportarlo in Italia ci pensa il Sassuolo, nel gennaio 2017, diventando subito protagonista nel torneo di Viareggio. Vittoria alla prima partecipazione, trasformando il rigore decisivo per la vittoria finale. L’esordio in Serie A con gli emiliani arriva il 29 ottobre 2017. Nell’estate del 2020 c’è il passaggio al Genoa che lo acquista con un prestito annuale e ad oggi ha realizzato 6 gol in 19 presenze tra campionato e coppa. Quella di domenica sarà sicuramente una sfida molto emozionante. Tornare nello stadio in cui sognava di giocare sin da piccolo contro la sua squadra del cuore.

Il rimpianto: Davide Zappacosta

Infine l’ultimo ex della sfida è il terzino di Sora, Davide Zappacosta. Il giocatore genoano approda nella capitale nell’estate 2019 per opera di Gianluca Petrachi, uno suo vecchio estimatore ai tempi del Torino. Quello che doveva essere uno dei terzini principali della Roma di Fonseca si trasforma in un flop a causa delle prestazioni e degli innumerevoli infortuni tra cui una lesione muscolare al polpaccio e una rottura del legamento crociato. Con la maglia giallorossa realizza soltanto 9 presenze e 0 reti. Proprio per questo motivo a fine anno la società giallorossa deciderà di rispedirlo a Londra sponda Chelsea.