Roma col vento in “Coppa”: Dybala accende la luce. Prima gioia per il Gallo

Dopo un primo tempo concluso a reti bianche contro i timidi finlandesi, nonostante la superiorità numerica dal 15′, e con qualche incertezza di gioco ed interpretazione, Mou cambia modulo nella ripresa, passa a 4 dietro e con l’innesto di Dybala e Smalling “stappa” subito la gara, per chiuderla immediatamente dopo con Pellegrini.

Più avanti il terzo sigillo di Belotti, su assist di Zaniolo, autore di una prova di livello cui manca solo la ciliegina del goal. A risultato acquisito spazio per Camara e Bove, con il guineano che strappa applausi per alcune giocate.

Le pagelle

Rui Patricio 6:un brivido nella prima frazione, con l’HJK già in 10, quando Hoskonen coglie il palo alla sua sinistra. Poi trascorre una serata dove l’unico fastidio è l’afa asfissiante. L’unico intervento, determinante, lo fa nei minuti di recupero su una punizione insidiosa dalla sinistra.

Mancini 6: anche per lui ordinaria amministrazione. I finlandesi non erano scesi a Roma con intenzioni particolarmente bellicose e lui gestisce serenamente l’ordinario. Unica apprensione nel finale di gara quando in un contrasto a tre che coinvolge anche Rui Patricio, rimedia una fastidiosa distorsione alla caviglia.

Ibanez 6: sempre sul pezzo e sempre attento. Solo una piccola sbavatura quando rimedia un giallo che forse poteva evitare. A riposo nella ripresa. Dal 46’ Smalling 6: Nessun problema per Chris nel gestire il timidissimo attacco finnico. Solo in un paio di occasioni è chiamato a far sfoggio della sua “prepotenza” annichilendo l’avversario in anticipo e in contrasto

Vina 6: un tempo intero per dimostrare che c’è e che può tornare utile, in emergenza, anche in una posizione non proprio sua, da centrale sinistro nei tre. Prestazione decente con qualche apprezzabile proiezione offensiva Dal 46’ Dybala 7,5: Mou capisce che difendere a tre con la superiorità numerica è inutile; passa a 4 dietro e inserisce il funambolo. Neanche due minuti e lui stappa la gara con una rasoiata dal limite. Classe superiore e si vede ad ogni tocco di palla. Apprezzabile anche la sua fase difensiva. Prova anche la doppietta, ma il suo destro, un po’ masticato è preda di Hazard.

Karsdorp 6: resta un po’ troppo sulle sue e difficilmente, al solito, punta l’uomo pur avendone la possibilità. Qualche buona discesa, qualche buona copertura e nel complesso una prestazione positiva.

Cristante 6,5: il dinamismo è noto, e con l’HJK ridotto preso in dieci ha anche più spazio per impostare con serenità e precisione e spingersi anche in avanti a cercar fortuna. Un suo gran destro dal limite impegna severamente Hazard nel primo tempo. Rimedia un giallo evitabile su un controllo errato. Appena entra in riserva e con l’ammonizione sulla groppa Mou lo richiama in panca. Dal 64’ Camara 6,5: trenta minuti scarsi dove si fa notare e strappa anche applausi per impegno, precisione di tocco e grinta (gran tackle sulla trequarti romanista). E’ chiaro che su di lui si può cominciare a fare pieno affidamento, e chissà che già con l’Atalanta….

Matic 7: solido in copertura, più dinamico di Cristante nella “caccia”, preciso nei tocchi e ovviamente dominante grazie alla sua enorme esperienza. Nel finale cerca anche la rete con una fucilata dalla distanza che impegna Hazard.

Spinazzola 6,5: l’unica piccola imprecisione è nella lettura difensiva (non solo per colpe sue) sul palo di Hoskonen. Per il resto, senza strafare, una gara la sua fatta di costante proiezione offensiva, incrementata nella ripresa dove mette lo zampino nella prima rete. Dovrebbe tentare di più la conclusione quando è in condizione di farlo, invece di cercare sempre l’assist.

Zaniolo 7: al rientro dopo l’infortunio alla spalla di cui porta ancora i segni, sfodera la solita prova di grinta, potenza e classe. Cerca ripetutamente, e forse con troppa insistenza, il gol. Offre comunque un paio di assist (il primo un po’ involontario) e la sensazione di esser tornato, con prepotenza.. Dal 76’ Abraham SV.

Pellegrini 7: in decisa ripresa dopo qualche opacità esposta nelle ultime gare. Sfiora la rete già nel primo tempo, spreca anche lui qualcosina, ma è sempre nel vivo dell’azione. La prima palla che tocca nella ripresa è un assist al bacio per il gl di Dybala. Due minuti dopo irrompe, di fianco, e sigla il 2-0 su rocambolesco assist di Zaniolo. Continua poi a cercare la giocata di fino dialogando con Belotti, Dybala e Zaniolo. Mou lo richiama per risparmiargli qualche minuto e per un “clinic” tattico colto dalle telecamere, a ribadire la considerazione enorme che il portoghese ha del capitano. Dal 69’ Bove 6 una ventina di minuti ad agire sulla trequarti, con la ROma ormai rilassatissima e assai meno irruenta di inizio ripresa. Accumula minuti ed esperienza che torneranno utili in seguito.

Belotti 7: Certamente tra i migliori in campo per impegno e capacità di essere costantemente al centro del gioco offensivo. Sciupa qualcosa, ma si spende anche molto per i compagni, dialogando e offrendo assist. Trova la prima rete in giallorosso sotto la Sud che accoglie il tre a zero del “Gallo” con un entusiasmo notevole. Che poi tracima in un uragano di applausi per una rincorsa di trenta metri su una palla inutile e destinata fuori all’89’.

Mourinho 7: inizia con le sue certezza; difesa a tre e coppia Matic-Cristante inamovibile. La repentina superiorità numerica agevola il compito della Roma, che però nella prima frazione appare comunque un poco farraginosa, nonostante alcune nitide occasioni costruite e non sfruttate. Passa logicamente al modulo a quattro ed inserisce il funambolo Dybala per sfruttare pienamente l’uomo in più. Ha modo di testare ulteriormente Camara e Bove, aggiusta la situazione in Europa e con un po’ di entusiasmo in più prepara il big match con l’Atalanta.