Roma, all in Europa

Grazie al complessivo 5-1 inflitto allo Shakhtar Donetsk, la Roma è ai quarti di finale di Europa League per la prima volta nella sua storia. Le urne di Nyon hanno accoppiato i giallorossi con l’Ajax e stasera si disputerà la gara di andata ad Amsterdam.

TUTTO SULL’EUROPA

Dopo la tegola Sassuolo, la Roma ha nuovamente messo in discussione il suo approdo alla prossima Champions League. Il quarto posto si allontana e le voci mormorano sul futuro di Paulo Fonseca. Il toto allenatore è già partito, ma il focus di tutti – giocatori per primi – dovrebbe essere centrare il passaggio alla semifinale di Europa League.

La squadra olandese è un cliente difficile. Non è l’Ajax degli enfant terribles che mischiò le carte della Champions 2018/19, dato che molti di loro hanno dato l’addio ai Lancieri. La squadra contro cui dovranno misurarsi i giallorossi, però, è giovane e intraprendente. Il tabellone, inoltre, parla chiaro: se la Roma dovesse passare al prossimo turno, sulla sua strada incontrerebbe la vincente tra Manchester United, più che favorita, e Granada. La strada è in salita, ma la compagine giallorossa ha l’obbligo di scendere in campo con l’abito della festa, nonostante le assenze.

LE SCELTE DI FONSECA 

Un appuntamento importante, quello di stasera, che dovrà essere affrontato senza giocatori importanti. La maledizione degli infortuni in momenti cruciali continua e Fonseca dovrà inventarsi una Roma senza due giocatori che l’Europa la conoscono molto bene: Smalling e Mkhitaryan. Nonostante abbiano lavorato duramente a parte negli scorsi giorni, le condizioni fisiche di entrambi non consentono di staccare un biglietto per Amsterdam.

Inutile dirlo, mancherà ancora Zaniolo. Il 22 doveva iniziare ad allenarsi proprio da oggi con la Primavera. Il controllo a Innsbruck, però, non è stato superato e il suo rientro slitterà ancora. Out anche Karsdorp, squalificato. L’ultima tegola è stata quella di Stephan El Shaarawy, indisponibile per una lesione al flessore della gamba destra.

La buona notizia è il rientro di Veretout, in cabina di regia insieme a Villar. La difesa, raffazzonata, vedrà schierati Mancini, Ibanez e Cristante davanti a Pau Lopez, ai lati Spinazzola e Bruno Peres. Alle spalle di Dzeko candidati Pedro e Pellegrini, con Borja Mayoral, goleador della competizione, pronto a subentrare.