Pedro, classe in campo e mentalità vincente: è standing ovation

La Roma batte il Benevento nel match della domenica sera e fa 5-2, come l’ultima volta che ha affrontato la squadra campana, proprio all’Olimpico, due anni fa.

I giallorossi iniziano la partita in salita. Grazie a una deviazione fortuita, l’ex Caprari punisce subito la formazione di casa. Sotto gli occhi di Dan Friedkin, presenza ormai costante allo stadio, gli uomini di Fonseca si ritrovano a fare i conti con un Benevento che a tratti riesce ad essere fastidioso e, addirittura, pericoloso.

Alla mezz’ora di gioco sale in cattedra l’uomo che ha vinto tutto, Pedro. L’ex Chelsea firma il pareggio e risveglia i giallorossi dal torpore. Pochi minuti dopo, Cristante, innescato da un portentoso guizzo di Mirante, serve a Dzeko l’assist del 2-1 e i giallorossi chiudono in vantaggio un primo tempo di luci e ombre.

Rientrata in campo, però, la Roma continua a mancare di mordente. Un errore di Veretout regala un calcio di rigore agli ospiti. Va Lapadula sul dischetto, Mirante para ma non trattiene e l’ex Genoa ribadisce in rete, ristabilendo la parità all’Olimpico. Tutto da rifare per i giallorossi.

È di nuovo Pedro a caricarsi la squadra sulle spalle, procurando un calcio di rigore dopo essere stato travolto da un’uscita scomposta di Montipò. Lo batte Veretout, che si redime e segna il 3-2. Da lì la situazione è in discesa e i giallorossi dilagano. Dzeko mette a segno la sua personale doppietta, nata da un’ottima imbucata di Villar per Mkhitaryan che gli serve l’assist vincente.

Al 78’ finisce la partita di Pedro, accompagnato all’uscita dalla standing ovation dei 1000 presenti allo Stadio Olimpico. Al suo posto entra l’altro spagnolo, Carles Perez. Ha dieci minuti per mettersi in mostra e lo fa firmando il 5-2, sfoggiando, in un’azione personale, doti degne della cantera blaugrana.

Nonostante la brillante prestazione di tutto l’attacco, è Pedro il migliore in campo della domenica giallorossa. Lo spagnolo si è rivelato da subito essere un innesto prezioso, l’uomo in più. Pedro era ciò che ci voleva, dentro e fuori dal campo. Oltre alla classe portata sul terreno di gioco, sta infondendo all’ambiente un qualcosa che non si vedeva da tanto, troppo tempo: la mentalità vincente. Pedro, al suo secondo gol in maglia giallorossa, sta alzando l’asticella sempre di più, rilasciando dichiarazioni ambiziose:

“Dobbiamo pensare a vincere lo scudetto, possiamo vincerlo. Certo, sarà dura contro una squadra come la Juventus, ma dobbiamo provarci. In ogni caso, l’obiettivo primario è la Champions League”.

La partita di lunedì prossimo, contro un Milan in stato di grazia, potrebbe darci ulteriori indizi sulla pasta di cui questa squadra è fatta e quanto, realmente, possa stare al passo del fuoriclasse Pedro. L’auspicabile rientro di Smalling – out per una distorsione al ginocchio – potrebbe infondere maggiore sicurezza alla difesa, il compartimento più in difficoltà nel match di ieri sera.