Nella Roma regna il Caos. È ora di dare una sterzata!

Pronti, partenza, via. Sono passati appena tre giorni dalla prima partita di campionato contro il Verona e già cominciano a serpeggiare i primi malumori. Malumori endemici che si rinnovano e si alimentano ogni dannata stagione.

Diciamolo subito: è inutile e delittuoso puntare il dito contro la nuova proprietà. Tanti e troppi i problemi da risolvere per il neo presidente giallorosso Dan Friedkin per sperare in una partenza sprint della nostra amata Roma. Del resto, i dirigenti giallorossi ci avevano avvisato fin sa subito: “L’entrata del gruppo Friedkin è arrivato in un timing particolare, cioè al centro di due stagioni senza soluzioni di continuità e con un mercato al centro. C’è tanto lavoro, che stiamo cercando di fare seriamente in un momento con tante scadenze, come aumento di capitale e adempimenti finanziari. Stiamo lavorando in maniera congiunta e veloce, non può che funzionare bene“. Queste le parole del CEO giallorosso Guido Fienga rilasciate solo qualche giorno fa.

Nessuno ovviamente si aspettava che i problemi si risolvessero di colpo ma l’impressione è che più di qualcosa stia sfuggendo di mano: dai problemi di mercato alla mancanza di un VERO Direttore Sportivo, dal caso Dzeko fino ad arrivare al grossolano pasticcio dell’errato inserimento nella lista dei convocati di Diawara nella sfida contro il Verona.

Roma e la Roma come al solito sono una polveriera pronta ad esplodere.

MERCATO

In questa fase, la dirigenza giallorossa sta concentrando i propri sforzi nel mercato in uscita.

L’obiettivo perseguito della nuova proprietà è duplice: cedere i calciatori ritenuti in esubero (Schick, Kolarov, Florenzi, Gonalons ed Under sono solo un esempio) ed abbassare il monte ingaggi della rosa, ritenuto troppo alto rispetto ai piazzamenti raggiunti nelle passate stagioni. Come dargli torto?

I limiti dell’azione di Fienga & Co. si palesano però nel mercato in entrata. Qui, oltre all’arrivo di Pedro e del giovane Kumbulla, non sembrano esserci imminenti colpi. Quelle trattative che fino a ieri sembravano praticamente chiuse, vedi il ritorno nella capitale di Smalling e l’arrivo di Milik, sembrano essersi arenate. Mentre per il primo si nutre ancora qualche speranza, tanto da far sbilanciare anche mister Fonseca nella conferenza stampa pre Verona, per l’arrivo a Roma dell’attaccante polacco le trattative sembrano essere in una fase di stallo.

Come mai tutte queste difficoltà? Semplice. Manca un Direttore Sportivo bravo e capace di imprimere una rotta ben precisa al mercato della Roma. Tante e troppe le interferenze di parte. Tanti e troppi agenti che si muovono nell’ombra e che cercano di approfittare del caos dirigenziale giallorosso. Quando finirà tutto questo? La Roma ad oggi ha una rosa palesemente incompleta ed URGE correre ai ripari quanto prima. Si aspetterà l’arrivo di Paratici per sistemare tutto? Direi che sarebbe una mossa alquanto azzardata.

IL CASO DZEKO

Dzeko si, Dzeko no. Ancora oggi non possiamo sbilanciarci sul futuro dell’attaccante bosniaco. Quello che sappiamo è che il rapporto tra Dzeko e Fonseca è più che incrinato. Già nella scorsa stagione si era percepito qualcosa, sfociato poi nel duro attacco dell’attaccante bosniaco dopo la brutta sconfitta della Roma negli Ottavi di Finale di Europa League: “Mi ha deluso tutto. Non siamo mai stati in partita, ci hanno mangiato in tutto: velocità, tecnica e preparazione della gara“. Stando alle ultime indiscrezioni sembra addirittura che i due siano venuti alle mani. Verità o illazioni? Difficile sbilanciarsi. Di certo, il rapporto tra i due sembra deteriorarsi giorno dopo giorno. Vedi il caos scoppiato dopo la sfida di Verona: Dzeko era ormai pronto a partire per Torino ma è stato richiamato per le difficoltà incontrate dalla dirigenza giallorossa nel chiudere l’affare Milik. Il bosniaco non la prende affatto bene e decide quindi di saltare la riunione tecnica prepartita. Fonseca a questo punto decide di non schierarlo lasciando sorpresi in molti.

La Roma non brilla e stecca la prima di campionato. 0 minuti per Dzeko e tanto nervosismo.

A fine partita, il mister, rispondendo alle domande dei giornalisti che lo incalzavano su Dzeko ha risposto: “Ho voluto preservarlo”. Ma preservarlo per cosa? Ha voluto preservare la trattativa con la Juventus?

In tutto questo, la Juventus, stanca di aspettare Dzkeo sembra aver chiuso la trattativa per Morata, arrivato già a Torino per sostenere le visite mediche. Il tentato valzer degli attaccanti sembra essersi fermato ancora prima di iniziare. In questa diatriba gli unici ad averci guadagnato sono proprio i bianconeri che l’attaccante l’ hanno trovato. Data la situazione, sicuramente la Roma farà tutto il possibile per convincere Dzeko a rimanere (magari promettendogli anche un cambio in panchina?). Ma con quali condizioni Dzeko continuerà ad essere un giocatore della Roma? Vale la pena trattenerlo? Se si, chi avrà il compito di risanare la profonda frattura creata?