Mancini, il bomber (ri)trovato

Gol e assist, ormai non lo ferma più nessuno. No, non stiamo parlando di un attaccante, ma di Gianluca Mancini. Con la mancanza di Edin Dzeko ed il momento di fiacca di Borja Mayoral, è lui nell’ultimo periodo a togliere le castagne dal fuoco per la Roma: prima l’assist a Spinazzola a Firenze, domenica il gol decisivo contro il Genoa. Da lui sono passati gli ultimi 6 punti giallorossi.

TESTA E CUORE

La sua testata da vero numero 9 quale (non) è ha permesso alla Roma di rimanere aggrappata al treno Champions e di conquistare il quarto posto. Non è una novità per lui: con quella marcatura infatti arriva a quattro reti stagionali, raggiungendo il granata Bremer nella speciale classifica dei centrali goleador. Non solo la testa usa però in campo: il numero 23 capitolino, soprattutto nelle ultime partite, ci ha messo sempre tanto cuore, non mollando mai e trascinando i suoi compagni alla vittoria nonostante le numerose assenze in difesa che hanno colpito la squadra capitolina. In una parola sola: un leader. Vedendo le sue partite, un alieno sceso da marte gli darebbe 28/30 anni per la maturità, la leadership e l’esperienza che mette in campo: invece parliamo di un 24enne, un ragazzo con la magia numero 23 (in onore a Materazzi) che si sta facendo strada e che sta battendo anche molti record.

MANCINI CONTRO SE STESSO

Mancini però non si vuole accontentare ed ha messo nel mirino…se stesso: adesso infatti punta al record di gol in Serie A, quelle cinque reti che raggiunse con l’Atalanta nella stagione 2018/19. Un obiettivo pienamente alla portata del difensore romanista e che cercherà in tutti i modi di raggiungere “con la testa”: non a caso, delle sue 11 reti in Serie A ben 6 sono arrivate grazie a uno stacco aereo. La rete più importante però deve ancora arrivare: la prossima.