Juventus-Roma: Davide a casa di Golia

Archiviata la gara vinta contro il Verona per 3-1, la Roma, domenica alle ore 18.00 all’Allianz Stadium, affronterà la Juventus nella 21° giornata di campionato. La squadra di Fonseca arriva alla sfida al terzo posto con 40 punti mentre gli uomini di Pirlo sono a quota 39 punti a -1 dai giallorossi con una gara da recuperare (quella contro il Napoli). Juventus-Roma ha sempre regalato gioie, dolori ma anche tante polemiche. In questa rubrica abbiamo scelto i più belli: andiamo a ripercorrerli.

Juventus-Roma 1980-1981

E’ il 10 maggio 1981. Al Comunale di Torino va in scena la sfida tra Juventus e Roma. Una classica del nostro calcio, che allora come oggi valeva lo scudetto. Un solo punto separa le due squadre a tre giornate dal termine di un campionato avvincente e sempre in bilico. Ai bianconeri starebbe bene anche un pari, le distanze rimarrebbero invariate, mentre per i giallorossi esiste un unico risultato possibile, la vittoria. Le formazioni sono le seguenti. La Juventus di Trapattoni si schiera con: Zoff, Cuccureddu, Cabrini, Prandelli, Gentile, Scirea, Causio, Tardelli, Bettega, Brady, Fanna. La Roma di Liedholm con: Tancredi, Spinosi, Romano, Turone, Falcao, Bonetti, Conti, Di Bartolomei, Pruzzo, Ancelotti, Scarnecchia. La partita è tesa, tirata, nervosa, a tratti cattiva, quasi violenta, Juventus e Roma non si sono mai amate e ancor meno si amano quando in palio c’è lo scudetto. Pronti via e Furino si avventa su Falcao e lo atterra platealmente. Per l’arbitro Bergamo il giallo è inevitabile e lo sarà di nuovo al 17′ della ripresa, quando il capitano della Juve stampa i suoi tacchetti sulle caviglie di Maggiora. Rosso per Furino e bianconeri in 10 per il resto della gara. Dieci minuti più tardi l’episodio chiave della sfida. È il 27′ del secondo tempo, Conti prova il lancio in area, il pallone spiove verso Pruzzo che di testa ne allunga la traiettoria verso l’accorrente Turone: volo d’angelo del difensore di Varazze e palla in rete. Bergamo indica il cerchio di centrocampo, ma poi si blocca. Che succede? Il gurdalinee ha alzato la bandierina. Fuorigioco! Bergamo non può far altro che annullare il gol che aveva precedentemente convalidato. Un gol che farà la differenza nella corsa allo scudetto 1980/81.

Juventus-Roma 2000-2001

La Roma arriva alla partita più importante della stagione ad una settimana da un derby rocambolesco terminato 2-2 con il gol allo scadere di Castroman. La Juventus ha l’opportunità tra le mura amiche di accorciare sui giallorossi. Le formazioni sono le seguenti. La Juventus allenata da Carlo Ancelotti si presenta con: Van der Sar, Tudor, Iuliano, Montero, Pessotto, Zambrotta, Tacchinardi, Davids, Zidane, Del Piero, Inzaghi. La Roma allenata da Fabio Capello risponde con: Antonioli, Zebina, Samuel, Aldair, Cafu, Tommasi, Zanetti , Candela, Totti, Delvecchio, Batistuta. Dopo quattro minuti la squadra di Ancelotti è già avanti. Zidane, ben marcato da Candela, con un guizzo riesce a pescare Del Piero a centro area che liberissimo di svettare anticipa Antonioli. La Roma rischia di subire il contraccolpo visto il derby di una settimana prima. Peggio di così non poteva iniziare. Passa appena un minuto e Inzaghi serve Zidane al limite che dopo aver controllato, calcia con freddezza e precisione bucando Antonioli. Sono passati poco più di cinque minuti e la Roma è sotto per 2-0. Un dominio assoluto della Juventus per tutto il primo tempo. Nella ripresa Capello riesce a entrare prepotentemente nella testa dei propri giocatori, ottenendo una violenta quanto ordinata e intelligente nei suoi schemi. Ma la Juventus non è da meno e risponde ancora una volta con un’azione personale di Zambrotta che sfiora l’eurogol. Al 15′, accade l’incredibile. Capello toglie Totti e inserisce Nakata. I minuti passano inesorabili ma al 34’ Tacchinardi perde un pallone pericoloso a centrocampo, il giapponese sfrutta l’occasione e calcia dai 25 metri siglando il gol del 2-1. Al 91′ c’è la svolta. Nakata riceve al limite un pallone che andrebbe messo in mezzo, ma lui lo calcia verso Van der Saar, che è insicuro nella presa. Montella è lì, come un falco, gli ruba il pallone e lo mette in fondo al sacco. Al Delle Alpi, è 2-2. La partita termina così e per la Roma rappresenta un passo in avanti per il suo terzo scudetto.

Juventus-Roma 2009-2010

L’ultimo match emozionante risale al 23 gennaio 2010, penultima vittoria dei giallorossi a Torino. Un primo tempo a tinte più bianconere che giallorosse. L’allenatore della Juventus, Ciro Ferrara schiera il 4-3-1-2: Buffon, Gryge­ra, Legrottaglie, Chiellini, Grosso, Salihamidzic, Sissoko, Marchisio, Diego, Amauri, Del Pie­ro. Mentre Claudio Ranieri risponde con il 4-4-2: Julio Sergio, Cassetti, Burdisso, Juan, Riise, Taddei, De Rossi, Pizarro, Perrotta, Vu­cinic, Toni. Al minuto 8′, si ferma “Gulliver” per un infortunio e il tecnico testaccino inserisce Totti. Il capitano è tornato da poco da un infortunio ma ciò non gli impedisce di creare magie come al 29′ quando lancia Vucinic davanti a Buffon, ma il montenegrino è in versione leziosa e prova un pallonetto improbabile da posizione troppo defilata. I bianconeri non riescono a tirare in porta, ma complessivamente giocano meglio degli avversari e si rendono pericolosi con vari traversoni interessanti di Diego, Grygera e Marchisio spizzicati a lato da Amauri o salvati in extremis dalla retroguardia romanista. Inizia la ripresa e quando la Roma sembrava provare a svegliarsi dal proprio torpore è Del Piero ad aprire le marcature con un goal da cineteca. Il suo tiro non lascia scampo a Julio Sergio ed entra in rete dopo aver colpito il palo. Al 67′ arriva il pareggio giallorosso. Pizarro serve Taddei in area di rigore, quest’ultimo dribbla Grosso che non può far altro che stenderlo. Dal dischetto va Totti che non sbaglia. La partita si accende con ambedue le squadre alla ricerca dei tre punti. All’82’ altra ingenuità della difesa bianconera che sugli sviluppi di un corner a proprio vantaggio si fa trovare completamente scoperta su un lungo lancio, Buffon deve stendere Riise da ultimo uomo e Tagliavento non può far altro che espellerlo. Al 92′ arriva la sterzata decisiva. Pizarro trova un assist coi fiocchi che Riise insacca di testa alle spalle di un incolpevole Manninger e l’incubo per la Juventus non finisce più. La partita finisce così 2-1 per la Roma.