“Abbiamo intenzione di ascoltare molto e quello che abbiamo sentito finora è che i tifosi vogliono 3 cose: una squadra di cui essere orgogliosi, un club che apprezzi, comprenda e condivida la loro passione e una proprietà presente e onesta”
Queste sono state le prime e (quasi) uniche parole pronunciate da Dan e Ryan Friedkin dal loro insediamento come presidenti di una Roma americana 2.0. I Friedkin di proclami non ne hanno proprio voglia e sino ad oggi non si sono mai sentiti, tant’è che le loro voci sono ancora ignote a molti.
Ma a fare la differenza in questa prima parte di stagione è stata la loro meticolosità, la loro attenzione e semplicemente la loro presenza: la cura dei piccoli particolari. Dan e Ryan Friedkin si sono presi del tempo e con molta pazienza stanno ricostruendo l’organigramma societario e dando alla Roma nuove fondamenta su cui prosperare in futuro.
UNA SQUADRA DI CUI ESSERE ORGOGLIOSI – Sul mercato la Roma dei Friedkin è silenziosa e non ha dato tracce alla stampa. E’ stato fatto poco? Forse, ma il necessario per rendere questa Roma una squadra di cui essere orgogliosi. E bisogna sottolineare che a differenza di una piazza spesso isterica, che semplicemente dopo un pareggio per 0-0 sul campo del Verona aveva già gridato al cambio di allenatore invocando Allegri, i Friedkin (ma Fonseca stesso) non si sono mai scomposti e hanno dato piena fiducia al tecnico portoghese. Risultato? A fine novembre la Roma è già una squadra rispettabile che si sta ritagliando un suo spazio da protagonista in questo campionato.
UN CLUB CHE APPREZZI E CONDIVIDA LA PASSIONE DELLA GENTE – Fresca di Roma-Parma è la foto con le mascherine con il vecchio stemma. “ASR” tornerà in commercio a partire dalle mascherine e con ogni probabilità lo rivedremo anche sulle maglie giallorosse dalla prossima stagione. Ascoltati e accontentati tutti coloro che la ritenevano una questione di vitale importanza.
UNA PROPRIETA’ PRESENTE E ONESTA – Alzi la mano, o meglio commenti sotto il pezzo o sui nostri canali social, chi fino ad oggi sente di poter dire che questa non sia stata una proprietà presente ed onesta. Sempre al seguito della squadra, sempre sotto traccia in giro per la capitale e per il mondo per costruire la Roma del presente e del futuro (vedi Tiago Pinto). Sul piano dell’onestà? Ad oggi c’è stata la trasparenza più totale dal calciomercato al campo, passando per la borsa, il delisting e la questione stadio.
I Friedkin hanno capito (forse) tutto. Fatto sta che la squadra viaggia a buon ritmo e avverte la presenza di una proprietà vigile e presente. Stesso discorso per i tifosi che, oggi, non hanno letteralmente nulla di cui lamentarsi.