I cambi accendono la Roma. Dzeko il migliore. Lopez e Fazio, segnali di vita

La Roma sbanca Berna ed inizia bene il girone di Europa League. Decisivi i cambi di Fonseca nella ripresa: Dzeko e Mkhitaryan fanno pesare la loro classe e servono gli assist per le reti di Bruno Peres e Kumbulla. Bene anche i redivivi Paul Lopez e Fazio. Serata negativa per Pedro che come tutta la squadra, soffre nel primo tempo.

Pau Lopez 6,5: decisivo in un intervento nella ripresa, attento nelle uscite e preciso nei rilanci. Fa anche sentire la sua voce. Stesse tornando a livelli accettabili?

Fazio 7: era con un piede e mezzo fuori dalla Roma fino a venti giorni fa, lasciato ai margini, spesso non convocato. Fonseca lo rispolvera e lui offre una prestazione sicura, pulita, seria e nemmeno nella posizione centrale della difesa a tre. Stasera tra i migliori, tornerà utile nelle rotazioni.

Kumbulla 6,5: torna titolare al centro della difesa a tre, lui che ha sempre giocato più a sinistra. Un pizzico meno “sicuro” di Fazio, ma l’età verdissima e l’esordio in Europa lo giustificano. Si scioglie col passare dei minuti e insacca di testa il gol vittoria.

Jesus 5.5: ancora più ai margini di Fazio nella gestione Fonseca, si rivede in campo data l’emergenza estrema nel reparto. Ha totalizzato 138 minuti totali nella scorsa stagione, praticamente un ex calciatore. E’ evidentemente arrugginito, ma non tracolla. (70′ Pellegrini 6: venti minuti per consolidare il palleggio e portare a casa i tre punti);

Karsdorp 5: brutto rientro in campo dopo l’infortunio. Non riesce a tenere fisicamente gli avversari che subisce per tutto il tempo e sbaglia un controllo non impossibile, su invenzione di Cristante, che lo avrebbe messo a tu per tu col portiere nei primi minuti.  (46′ Spinazzola 6,5: il magic moment continua. Da subito spina nel fianco degli Svizzeri, impone il suo strapotere sulla fascia. Piccole imprecisioni nella fase difensiva, ma nulla di rilevante),

Villar 6: nel marasma della prima frazione, in cui pur non subendo gravi pericoli la Roma subisce l’intensità avversaria, lui appare in chiara difficoltà. Poi però cresce, e si porta dietro la squadra che chiude il tempo in avanti. (65′ Veretout 6,5: mette in campo la sua intensità, la sua corsa e la sua capacità di recuperare palloni. Ne guadagna tutta la Roma che anche grazie a lui svolta),

Cristante 6,5: con la fascia al braccio, si assume l’onere di serrare gli ormeggi, tenere la barra dritta, evitare le sbandate. Galleggia tra centrocampo e difesa e lo fa con applicazione “derossiana” condita da un colpo di classe come il lancio sprecato da Karsdorp nel primo tempo. Innocente sul rigore inventato dall’arbitro.

B.Peres 5.5, la prestazione da esterno alto a sinistra nel primo tempo è pessima. Migliora nella ripresa tornando a destra, ma nonostante il gol del pari non arriva ad essere sufficiente, anche perchè porta nervosismo e rischia il secondo giallo sulla pantomima della pallonata in faccia.

C. Perez 6: sufficienza di stima ed incoraggiamento, nella speranza che sappia crescere ulteriormente soprattutto se saprà essere meno testardo, se imparerà ad usare anche il destro, che non usa divorandosi l’occasione che si era costruito nel finale di tempo, e se anche lui saprà essere meno nervoso.

Pedro 5: serata no. Sbaglia anche tecnicamente (cosa rarissima per uno come lui) oltre che nelle intenzioni. Ci sta, considerando l’età e che è stato sempre in campo, da migliore indiscusso, in questa prima parte di stagione.(60′ Mkhitaryan 6,5 entra e da un grande contributo nel cambiare la partita servendo anche l’assist, splendido, a Kubulla per la rete che decide il match. Piccole sbavature in fase di non possesso);

Mayoral 5: subisce come tutta la Roma l’avvio veemente e intenso dello Young Boys, ed è servito poco e male, ma non ha comunque un impatto tangibile sul match. Evidenzia anche qualche errore tecnico, che speriamo sia solo frutto della serataccia. (60′ Dzeko 7: non segna ma risulta comunque il migliore in campo. Entra lui e la Roma accende la luce, diventa fluida e pericolosa in attacco, grazie al suo movimento e alle sue giocate. Sublime il tocco d’esterno per Bruno Peres, 51mo assist in giallorosso. Numeri da fenomeno vero che ammettono solo la venerazione perpetua).

Fonseca 7: sempre incomprensibilmente al centro delle critiche e dei commenti, spesso negativi allo stremo, di addetti (?) ai lavori e parte dei tifosi sui social, dimostra ancora capacità di ottenere il meglio anche da situazioni particolarmente complicate. Cambia 9/11 della squadra rispetto al Benevento, ridisegna lo schema difensivo, soffre il giusto, ma il piano gara è nel complesso azzeccatissimo: nella ripresa cala gli assi e fa sua tutta la posta. Se poi recupera nelle rotazioni Fazio, Pau Lopez e Karsdorp…