L’armeno che fa impazzire il mondo
Henrikh Mkhitaryan è sicuramente l’uomo del momento. L’armeno non ha mai fatto pesare, insieme ai suoi compagni di reparto Pedro e Borja Mayoral, l’assenza di Edin Dzeko. Negli ultimi due incontri con Genoa e Parma ha segnato 5 gol nelle sue prime 8 presenze stagionali in Serie A: superando il suo precedente record di 3 marcature nei top-5 campionati europei (nel 2013/14 e nel 2015/16 con il Borussia Dortmund). Una sola invece la marcatura in Europa League contro il Cluj. Da inizio stagione i suoi numeri sono molto incoraggianti. Ha totalizzato 29 tiri di cui: 14 nello specchio della porta, 7 fuori, 8 bloccati dal portiere avversario e solo 9 occasioni sprecate. Nei passaggi risulta essere sempre molto efficace con 4 assist, 327 passaggi di cui 261 completati. In Italia oltre che rifinitore, ha già dimostrato di essere anche un ottimo realizzatore. Per quanto riguarda i contrasti risulta un giocatore molto pulito con 28 tentati e 15 vinti. Inoltre sono 9 i falli commessi senza subire nessun cartellino. Fonseca stravede per lui. Grazie al tecnico portoghese, Mkhitaryan ha ritrovato la migliore forma. Era da tempo che non sprigionava prestazioni del genere: destro e sinistro letali, visione di gioco, duttilità tattica e soprattutto spirito di sacrificio (come ad esempio contro il Parma che nei minuti di recupero continuava rincorrere l’avversario su risultato già acquisito). Fonseca ha cambiato modulo passando alla difesa a tre e ai due trequartisti dietro a Dzeko. Ma per Mkhitaryan però, fa poca differenza. Trova sempre e comunque un posto nello scacchiere di Fonseca interpretando a suo modo il ruolo di esterno o trequartista. La capacità di venire a giocare tra le linee unita all’abilità di servire assist, rende Mkhitaryan la spalla ideale per Edin Dzeko. Ecco perchè Fonseca non rinuncia mai all’armeno, se non in caso di turnover generale. Del resto anche in passato, proprio per le sue caratteristiche, veniva apprezzato dai suoi allenatori. I numeri lo dimostrano: 44 gol e 24 assist con Lucescu nello Shakhtar, 17 gol e 17 assist con Klopp nel Borussia, 23 gol e 32 assist con Tuchel a Dortmund, 13 gol e 11 assist con Mourinho nel Manchester United. Il club e il tecnico hanno puntato forte su di lui nell’ultimo complicato mercato prendendolo a parametro 0. La Roma è già in azione per rinnovare il suo contratto entro un mese. L’attuale accordo che scade nel 2021 (con opzione) sarà prolungato almeno di un’altra stagione, probabilmente di due.
Un calciatore dal cuore d’oro
Henrikh Mkhitaryan si rende protagonista sul campo ma anche fuori dato che è stato nominato ambasciatore Unicef. Lo scorso anno con la campagna che aiuta ogni bambino a crescere sano. Ecco un suo tweet: ” “Possiamo raggiungere il nostro pieno potenziale solo quando abbiamo la giusta alimentazione, ma oggi è sconcertante come 1 bambino su 3 sia denutrito o in sovrappeso. La posta in gioco è troppo alta per essere ignorata, quindi condivido il piano di aiutare ogni bambino a crescere sano”. E quest’anno con la mobilitazione social per sensibilizzare sulla questione armena. Il calciatore ha firmato una lettera indirizzata all’Unicef, per sollecitare l’Onu e la comunità internazionale ad agire per riportare la pace nel territorio dell’Armenia che da settimane è al centro del conflitto con l’Azerbaijan. Tra i cofirmatari dell’appello anche altri ambasciatori Unicef armeni, tra cui Nouneh Sarkissian, la moglie del presidente della Repubblica armena. “In seguito all’offensiva lanciata dall’Azerbaijan lo scorso 27 settembre, il territorio dell’Artsakh sta fronteggiando una catastrofe umanitaria. E’ in atto una violazione dei diritti dell’uomo, della Convenzione di Ginevra e delle leggi umanitarie interazionali. Non è solo un attacco contro l’Armenia ma contro le leggi fondamentali dell’umanità, un attacco contro ciò per cui si battono le Nazioni Unite. Sfortunatamente sta accadendo sotto gli occhi della comunità internazionale. In quanto ambasciatori Unicef, ci appelliamo all’Unicef, all’Onu e agli altri ambasciatori come noi di alzare la voce, dare una mano e agire ora per prevenire futuri spargimenti di sangue. Un atto coraggioso è necessario in questo momento critico per salvare vite umane. Ci auguriamo di rimanere orgogliosi membri della famiglia Unicef che nota l’ovvio, condanna l’immorale e ha cura dei più vulnerabili”. Qualche settimana, invece, ha scritto una lettera aperta a Trump, Putin e Macron, in cui chiedeva esplicitamente lo stop al conflitto nella sua terra e la pace per tutti. Un appello forte: “Interrompete questa tragedia: dal profondo del cuore vi chiedo di fare tutto quanto è in vostro potere per riportare le parti a negoziazioni pacifiche”. Una cosa è certa. Mkhitaryan è protagonista a 360° ed è un esempio per tutti. Del resto il suo animo e i suoi principi sposano perfettamente l’etica della società giallorossa impegnata costantemente con la campagna Roma Cares.