Gravina sul ricorso della Roma:”Ci sono poche speranze”. Scandalo Suarez-Juve: “Si sta esagerando”

Non tutti gli addetti ai lavori oggi si sono soffermati sulle parole rilasciate dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina. Parole che a nostro avviso potrebbero pesare sulla decisione che i giudici tra pochi giorni dovranno prendere sul ricorso presentato dalla Roma sulla decisione del Giudice Sportivo di decretare le sconfitta a tavolino per 3-0 contro il Verona dopo lo sciagurato errore sullo status del centrocampista giallorosso Amadou Diawara.

Certo, non stiamo qui a precisare che se la Lega dovesse decidere di rigettare il ricorso la colpa non sarebbe da dare certo alle parole rilasciate da Gravina, ma crediamo che queste possano avere una significante influenza in questi ambienti.

Infatti, il numero uno della FIGC, al termine del premio Colalucci ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti soffermandosi sulla decisione della Roma di presentare ricorso alla Lega. Queste le sue parole:

Ci sono poche speranze per un eventuale ricorso. C’è stata l’applicazione di una norma molto chiara, ma lasciamo ogni valutazione ai giudici che sono molto attenti e preparati e possono dare un giudizio più preciso”.

DUE PESI E DUE MISURE ANCHE NELLA COMUNICAZIONE

Solo ieri invece, commentando ai microfoni di Sky Sport lo scandalo legato all’esame di italiano di Luis Suarez, Gravina ha rilasciato dichiarazioni più caute: Credo che si stia esagerando, lasciamo lavorare la procura federale. Si tratta di una persona venuta in Italia per completare il suo percorso di studi. Ha iniziato a masticare l’italiano qualche anno fa. Chiellini ne sa qualcosa visto che gli ha masticato un orecchio. Ad ogni modo non penso che ci possano essere dubbi sul corso della giustizia italiana”.

Voi direte: “Embè, che che ha detto di male?”. Assolutamente niente. Peccato che alle indagini degli investigatori, secondo i quali l’attaccante blaugrana avrebbe sostenuto a Perugia una versione ‘facilitata’ dell’esame B1 di italiano per ottenere il passaporto comunitario, oggi si aggiungono nuovi elementi riportati dal Corriere della Sera: “Ci sono almeno tre telefonate tra l’avvocatessa Maria Turco” (avvocato della Juventus) “e il direttore generale dell’Università Simone Olivieri che svelano la trattativa per far superare il test di italiano al calciatore del Barcellona Luis Suarez che la società bianconera voleva far giocare a Torino. Sotto la lente la ricostruzione di ogni contatto avvenuto fino al 17 settembre quando Suarez va via dal capoluogo umbro con l’attestato di livello B1, indispensabile secondo i decreti sicurezza per completare l’iter amministrativo e ottenere i documenti necessari per entrare nella “rosa” da comunitario, visto che la Juve aveva già in squadra l’americano Weston McKennie e il brasiliano Arthur Melo“.

Ora che sono emersi nuovi elementi che sembrerebbero coinvolgere (seppur indirettamente) la Juventus, perchè non rilascia qualche nuova dichiarazione meno accomodante sul caso Suarez?